Rilevamenti aerei per censire i manufatti di legno realizzati nel dopo terremoto

Sono 1.046 i manufatti in legno costruiti nel post terremoto nel territorio del Comune dell’Aquila. Il dato in mano agli amministratori del Comune dell’Aquila è la risultante delle domande che i cittadini hanno presentato in Comune dopo la delibera (poi ritirata) N58. Su questi manufatti sono partiti i controlli, una vera e propria caccia agli abusivi attraverso una campagna fotogrammetrica, ovvero attraverso i rilevanti aerei che una società di Parma ha garantito gratuitamente, mettendo a disposizione i mezzi per effettuare i controlli che verranno poi incrociati con quelli in possesso del Comune dell’Aquila che, è bene ricordare, ha dichiarato guerra all’abusivismo edilizio. Su questo fronte infatti i vigili urbani hanno già effettuato dei controlli e delle sanzioni che sono state già portate all’attenzione dell’autorità giudiziaria. Importante sottolineare anche la collaborazione del settore urbanistica del Comune nell’ambito dei controlli.
Tornando ai dati, i 1046 alloggi di legno sono così suddivisi: 437 a San Giacomo-Pile; 158 a Pianola-Monticchio-Bagno; 47 a Roio Poggio; 35 a Preturo Colle; 70 a Sassa-Brecciasecca; 45 Assergi-Camarda; 243 tra Paganica ed Onna; 11 infine ad Arischia. Di queste casette di legno, 14 sono state realizzate da cittadini che hanno riportato danni nella propria dimora (almeno stando alle carte in possesso del Comune) classificate A e perciò da smantellare immediatamente in quanto tirate su non avendone diritto. Ben 192 sono state realizzate per alloggi classificati B; 38 per abitazioni che hanno riportato danni classificati C; 3 per edifici D; 627 per edifici classificati E; 31 per quelli F. Diciannove casette di legno sono state realizzate nella cosiddetta zona rossa delle frazioni, altre 150 abitazioni provvisorie sono state classificate sotto la voce ”altro”.
La questione delle casette di legno nelle scorse settimane era stata portata all’attenzione della prefettura, delle forze dell’ordine e del Comune per concordare (come è stato in realtà fatto) una serie di azioni per monitorare la situazione relative alle casette di legno abusive, realizzati in violazione della delibera comunale numero 58 e che, pertanto, dovrebbero essere demolite una volta che ai proprietari verrà contestata l’irregolarità dell’immobile. Nel post terremoto, per consentire una rapida soluzione al fabbisogno di abitazioni, fu consentito di costruire casette in legno che, però, hanno poi iniziato a spuntare come funghi in maniera indiscriminata: nell’intero cratere sono circa 4 mila le realizzazioni abusive stimate; saranno i rilievi fotogrammatici dall’alto, realizzati attraverso il confronto delle immagini pre e post sisma 2009 a stanare gli abusivi. Il Comune ricorda che dal 30 giugno di quest’anno, non si possono più realizzare le casette, chi sta lavorando verrà considerato come abusivo.





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07-09-2011 - Voglio sperare che saranno controllati anche i manufatti in cemento sorti post terremoto all'interno del paese. Pasquinlo

gioral45