San Franco, un uomo toccato da Dio

- di Fulgenzio Ciccozzi -

 

 

Proviamo a riavvolgere il nastro dei ricordi per sorvolare il cielo dell’Aquila nella primavera del 1971. A bordo di un aereo da turismo P 66 c’era il piccolo Elvio Perilli con suoi genitori Lorenzo e Rina Riddei. Quella di allora doveva essere una gita di piacere per accontentare il bambino che aveva più volte espresso ai suoi il desiderio di volare. Poco dopo il decollo dall’aeroporto di Preturo il velivolo cadde. La scena di una carlinga devastata e i pezzi dell’aereo capovolto sparpagliati in un raggio di centocinquanta metri dal luogo dell’impatto fecero presagire il peggio. Grazie all’intercessione di un santo, e non poteva essere altrimenti, e all’abilità del pilota Ruggero Ruggeri, i quattro se la cavarono con ferite, diverse fratture e il ricovero in ospedale. Quel giorno a Roio si festeggiava San Franco. Probabilmente quello fu uno dei miracoli che il Santo di Assergi, nativo di Roio, volle fare a favore anche dei suoi compaesani. Oggi, quel bambino, che allora aveva da poco compiuto i sei anni, è diventato un uomo e in un video ha voluto impersonare la figura del santo che allora gli salvò la vita. Il progetto che documenta la vita di San Franco, a ottocento anni dalla sua morte, nasce su richiesta della Pro Loco Piana di Rojo, presieduta da Giuliano Equizi, per gli ottocento anni dalla morte del Santo, dall’idea dello scrivente Fulgenzio Ciccozzi (autore dei testi), del regista Giovanni Sfarra la cui professionalità e disponibilità sono un indubbio punto di forza, e con la collaborazione di Antonella Frutti per la realizzazione del saio. La voce narrate è stata generosamente prestata dal noto giornalista e autore di testi teatrali Franco Narducci.

“San Franco, un uomo toccato da Dio” è il nome del cortometraggio interamente girato a Roio ed è un importante punto di partenza affinché poi questo filmato si trasformi in un documentario, il che richiederà diversi mesi di lavorazione. Tanto sarà il tempo necessario per raccontare la vita del santo nei luoghi in cui ha vissuto e per cercare di trasmettere quegli insegnamenti che hanno fatto dell’asceta il divulgatore della parola di Dio e del dialogo con la natura. In ognuno di noi e in ogni cosa c’è la presenza di Dio. Nella nostra casa, la Terra, c’è la presenza di Dio, e San Franco ha provato a spiegarcelo attraverso 15 antichi manoscritti in latino la cui stesura primitiva (andata perduta), ad opera di un monaco di Assergi, dovrebbe risalire ad un’epoca prossima alla sua morte, e comunque non successiva al 1250. Domenica 7 giugno, tempo permettendo, verrà celebrata la messa all’aia grande di Roio Piano nel rispetto delle disposizioni legislative in materia di contenimento del corona virus.



 



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