Approvato il progetto per il restauro di "Fonte Vecchia" di Filetto

La giunta comunale dell'Aquila ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la ristrutturazione della "Fonte Vecchia" di Filetto per un importo lavori di 15mila euro. - lo scrive Giustino Parisse sul quotidiano "Il Centro" -  Con i lavori si provvederà alla ripulitura della zona, alla sistemazione e riprofilatura della pavimentazione e alla successiva messa in sicurezza con sistemazione dei paramenti murari. La storia della fontana, è stata ricostruita con dovizia di particolari da Giovanni Altobelli, (cultore storico di Filetto) in un articolo pubblicato recentemente su "Assergi Racconta".

A nord dell’abitato di Filetto (Aq), scendendo a valle, ci sono due antiche stradine, una ripida verticale per 250 metri inizia dalla strada per Fugno fino ad arrivare a “Fonte Vecchia” e l’altra di 300 metri che dall’estremo nord fuori il paese vicino l’antica “Chiesa Vecchia” arriva alla medesima fontana. Fu costruita dagli antichi abitanti di Filetto intorno al 1450/500, poiché in quel versante nella cosiddetta: “Valle di Filetto”, insistevano una serie di abitazioni (o piccoli paesi) sparsi nel territorio che alimentati dall’acqua proveniente dagli scoli nevosi del bacino della “Piana di Fugno” e precisamente dall’inghiottitoio denominato dagli antichi “Maraone”.  In passato quando avvenivano corpose nevicate e le montagne erano cariche di neve, l’acqua della Fonte Vecchia sgorgava tutto l’anno, anzi alimentava la splendida cascata del “Vagnatore”, posta a 800 metri a valle.  Prima di arrivare alla fontana l’acqua anticipa la sua discesa in una zona attualmente boscosa denominata “Fossauto”, dove fino agli anni 80 la zona era coltivata con piccoli appezzamenti di orti con fagioli, cavoli, insalata e patate, tanto è vero che i contadini del passato la zona la chiamavano “Il giardino di Filetto”.  Ora tutto è rimasto abbandonato.  Nel 900 ma anche prima l’acqua serviva per uso domestico e per gli animali.  Quando 500 anni fa, vennero consolidate le costruzioni del nuovo paese, l’acqua venne prelevata dalla Fonte Vecchia con le conche o altre attrezzature per essere portata su nelle case per l’approvvigionamento.  I cittadini di Filetto, fra gli anni 30/40 costruirono vicino la fontana un pilone lavatoio dove le donne del paese lavavano i panni. Numerose donne anziane e giovani per anni si recavano alla Fonte Vecchia contente e spensierate a lavare i panni e dove avevano l’occasione di fare lunghe chiacchierate e rievocare ricordi del passato.  Questo lavatoio funzionò fin quando non venne realizzato uno nuovo dal Comune in Via Camarda; anch’esso con l’evento delle moderne lavatrici venne abbandonato circa 40 anni fa.  La Fonte Vecchia nell’anno 2000 venne ristrutturata dall’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dietro richiesta del Circolo di Filetto, e venne realizzata a fianco della fontana un’area pic-nic.  Il vecchio lavatoio delle lavandaie filettesi, ridotto male e non consono all’antica costruzione con le grandi pietra squadrate, venne per sempre demolito dal parco.  Oggi con le scarse nevicate, l’acqua si secca nel tardo autunno. Nell’ultimo ventennio la fontana, abbandonata a se stessa, a causa dell’incuria e della devastazione dell’uomo e la mancanza di manutenzione sta franando e cadendo a pezzi.  In  questi ultimi tempi la Fonte Vecchia abbisogno di ristrutturazione, affinchè non vengono danneggiate le grosse pietre. Sembra che alcuni cittadini abbiano segnalato al Comune il degrado e l’abbandono e forse entro il 2020 verrà salvata e ristrutturata. I cittadini del paese e gli amanti dell’ambiente e i visitatori in generale ne saranno grati se questo avverrà…



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