I costruttori aquilani si preparano con largo anticipo ad una eventuale ripresa dei contagi

I costruttori aquilani si preparano con largo anticipo "ad una eventuale ripresa dei contagi coronavirus in autunno", di cui parlano i virolgi, in particolare in quello che viene definito il cantiere più grande d'Europa, dove per la ricostruzione post sisma dell'Aquila lavorano almeno 5mila persone, molte delle quali provenienti da fuori città e fuori regione: l'Ance della provincia dell'Aquila ha stipulato una convenzione con Dante Labs, la multinazionale con sede all'Aquila e fondata da due giovani aquilani, specializzata nel sequenziamento del Dna, che riconvertito parte dell'attività nella produzione di test e tamponi per rilevare contagi, nel centro di genomica avanzata tra i più grandi d'Europa presso il Tecnopolo d'Abruzzo. Lo screening anti-covid è finalizzato "alla protezione delle imprese, degli operai e della prosecuzione dei lavori della ricostruzione". La convenzione ha validità dal 1 agosto al 31 dicembre, rinnovabile in base all'andamento dell'emergenza pandemica. 

Alla riapertura dei cantieri dopo la emergenza, nello scorso mese di maggio, tra le polemiche per una norma non obbligatoria a livello nazionale, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, con una ordinata ad hoc, ha imposto i tamponi a maestranze, tecnici ed imprenditori: i costruttori aquilani hanno allestito il centro prelievi da campo nel presidio di Collemaggio, affidando i test al soggetto pubblico dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "Giuseppe Caporale", una misura che garantito le attività in cantiere in sicurezza limitando la diffusione pandemica "a rarissimi casi, individuati e prontamente circoscritti ed isolati dalla Asl provinciale". L'intesa con la multinazionale archivia questa esperienza e ne avvia un'altra che permette di risparmiare risorse: Dante Labs che ha importanti commesse con diversi Paesi nel mondo, nel proprio centro, si è dotato di strumenti innovativi e all'avanguardia per eseguire tamponi orofaringei e test sierologici, anche con il prelievo di sangue: da alcuni settimane, la multinazionale ha ottenuto le autorizzazioni regionali e nazionali necessarie per essere inserito nella lista ufficiale dei laboratori Covid riconosciuti dal Ministero della Salute.
"Il via libera nei confonti di Dante Labs potenzia gli strumenti del territorio per fronteggiare la straordinaria situazione sanitaria di questi mesi che rischia di ritardare ulteriormente la ricostruzione, in aggiunta ai gravi danni economici già arrecati all'economia locale - si legge in una nota dell'Ance.

Il giovane manager aquilano Andrea Riposati, fondatore della Dante Labs insieme all'altro giovane aquilano Mattia Capulli, ricercatore dell'università del capoluogo regionale, nell'esprimere soddisfazione "per una commessa così importante socialmente ed economicamente", ha sottolineato come l'attività svolta, di carattere privato, contribuisca al monitoraggio statistico globale portato avanti dalla Asl sulla diffusione e l'andamento del virus e della malattia".

La convenzione con i costruttori è tra le prime stipulate che andranno ad operare su grandi numeri. Il presidente dei costruttori, Adolfo Cicchetti, che con il coordinatore della Commissione Covid di Ance L'Aquila, Eliseo Iannini, ha portato avanti la campagna di prevenzione, ha ricordato come siano stati circa quattromila, in una prima fase, i test effettuati sugli addetti impegnati nelle ricostruzione.
"La convenzione con Dante Labs - ha spiegato - un'eccellenza del territorio che sviluppa la sua attività su scala mondiale, ci dà sufficiente tranquillità per affrontare anche una eventuale recrudescenza del virus, molto temuta nei nostri cantieri. In attesa del vaccino, ci auguriamo che i numeri del contagio restino sotto il controllo delle autorità sanitarie. Da parte nostra abbiamo cercato di contribuire con senso di responsabilità civile nei confronti della città e dei nostri dipendenti e finora ci siamo riusciti. Con questo passo ulteriore che semplifica le procedure e abbassa i costi per le imprese e per l'Ance contiamo di rafforzare le nostre strategie prudenziali anticovid, sperando comunque che non se ne ravvisi l'esigenza per il futuro. In ogni caso siamo pronti e sempre meglio attrezzati a sostenere le imprese in questa inedita battaglia".



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