Il respiro della montagna – quadri di racconto, musica e canto

Nell’ambito del progetto Ottocentenario di San Franco di Assergi – 1220/30 – 2020, della associazione Assergi: cultura, memoria e montagna, giovedì 13 agosto, alle ore 21.00 in una chiesa Santa Maria Assunta piena di pubblico, per quanto hanno permesso i posti distanziati, ha avuto luogo la prima presentazione di
Il respiro della montagna – quadri di racconto, musica e canto
Le musiche originali di Andrei Popescu, in prima esecuzione assoluta, produzione e realizzazione della Associazione Musicale DELTENSEMBLE e del Presidente Fabrizio Casu  ed esecuzione da parte del relativo Complesso Cameristico diretto da Alessandro Alonzi  si sono diffuse per le navate della antica chiesa.
Hanno accompagnato e fatto da sottofondo, con una melodia innovativa e dai toni attuali, al racconto recitato in ottava rima di una scelta di passi degli Atti di San Franco (dall'antico manoscritto in latino che si fa risalire agli anni settanta del 1200) ed al racconto-riflessione in versi liberi, ma ritmati e cadenzati dei problemi ecologico ambientali che l'uomo di oggi si trova purtroppo ad affrontare. Ad una natura, sempre terribile per la violenza di alcuni suoi eventi, ma sostanzialmente equilibrata ed armonica e rispettosamente usata dall'uomo, si contrappone oggi la preoccupazione per una serie di squilibri naturali che ci condizionano e minacciano ogni forma di vita.
Si sono così alternate le due diverse tematiche: la straordinaria esperienza umana e religiosa di un monaco eremita del lontano 1200 sui monti del Gran Sasso, in mezzo a una natura incontaminata anche se selvatica; la realtà ambientale odierna e annessi rischi e problemi.
Questa trama è emersa quasi in filigrana nello svolgersi dello spettacolo e nel succedersi degli episodi raccontati dai tre personaggi: la voce narrante di Chiara Merlini, il Pastore recitato in endecasillabi ed ottava rima da Francesco Baroni, la Giovane interpretata con forza ed espressività da Marzia Masiello.
Pause di riflessione ci sono state con gli inserti poetici dei Canti proposti dalla splendida voce della Soprano Bianca D'Amore.
La musica ha reso particolarmente suggestivo e commovente il brano della morte del Santo nella spelonca di Pizzo Cefalone e del suo trasporto per la sepoltura nella chiesa di Assergi.
Sentito e scrosciante l'applauso finale nei confronti dell'orchestra, degli interpreti, degli autori e di tutti gli operatori.
Sono stati chiamati a parlare i due autori dei testi Ivana Fiordigigli e Gianfranco Totani e il parroco di Assergi Don Manuel. Ha chiuso l'incontro con un interessante intervento Sua Eccellenza Mons. Antonini, Nunzio Apostolico, che ha assistito allo spettacolo e ha sottolineato come il testo ha voluto essere una rilettura degli Atti di San Franco in chiave ecologico ambientale e come l'immersione nella natura e nella montagna di questo santo possa avvicinarlo alla a lui contemporanea esperienza spirituale di San Francesco e possa essere visto anche nel clima della odierna enciclica di Papa Francesco Laudato si'.
Racconto, musica e canto per offrire diverse sfaccettature delle tematiche trattate, ma anche invitare a diverse modalità di fruizione e riflessione, per orientarsi verso un futuro di speranza e di costruzione, giorno per giorno, di una nuova realtà. Il tutto anche nel quadro di una rivalutazione del territorio montano.

 



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