Partita la spedizione scientifica italiana in Antartide

I partecipanti alla XXXVI spedizione italiana in Antartide sono partiti da un deserto aeroporto di Roma Fiumicino alla volta di Hobart in Tasmania (Australia) su un volo charter organizzato dall'ENEA in collaborazione con l'istituto polare francese. Per poter consentire all'Antartide di rimanere l'unico continente covid free, i membri della nostra spedizione sono stati sottoposti a un tampone preventivo prima dell'imbarco e, una volta giunti a destinazione, affronteranno una quarantena dura in totale isolamento individuale nella propria stanza per i prossimi 14 giorni, fino alla data di partenza per il continente bianco. Nel frattempo saranno sottoposti a due ulteriori tamponi.
 Buon viaggio e buona spedizione in era covid-19

L’abruzzese Donato Di Ferdinando ha fatto parte della XXXV spedizione scientifica in Antartide insieme ad un altro centinaio, poco più, di persone. Pur non essendo il suo campo (Donato e’ un fisico delle particelle è andato ad occuparsi di clima) è riuscito a fare questa esperienza scientifica del tutto nuova. E’ stato un mese circa in Antartide nella base italo-francese di Concordia, stazione scientifica situata praticamente sulla sommità del plateau Antartico, a quasi 3300 metri di altezza rispetto al livello del mare e a circa 1200 km dalla costa. Durante questo periodo ha seguito, per conto dell’Istituto di Scienze Polari del CNR di Bologna, l’osservatorio radiometrico atto a raccogliere informazioni sui flussi di radiazione solare e infrarossa, sia per la componenete incidente, sia per quella riflessa/emessa. Lo scopo di questo osservatorio è quello non solo di monitorare lo stato dell’interazione radiazione-atmosfera, ma anche quello di rappresentare un punto di riferimento importante per i modelli previsionali e climatici.

 



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