Federalberghi: stagione sciistica alle porte... Gran Sasso con gli alberghi chiusi

Un’assemblea dei soci che così affollata non era stata mai. Sono stati 150 gli iscritti alla federalberghi della provincia dell’Aquila che hanno partecipato all’assemblea per il rinnovo del direttivo. Eletta alla presidenza della federazione Mara Quaianni, proprietaria dell’Hotel Amiternum all’Aquila. Una carica che manterrà per i prossimi cinque anni.

Un direttivo che abbraccia tutto  il territorio provinciale, dando «a ogni zona uguale peso e valore», ha spiegato la Quaianni, «dall’Alto Sangro alla Valle Peligna, dalla Marsica all’Altopiano delle Rocche, fino al Comprensorio di Campofelice».

Mara Quaianni era l’unica candidata alla presidenza provinciale della federazione. «Il nuovo direttivo avrà l’obiettivo di dare maggiore impulso alla ripresa economica, soprattutto in seguito al terremoto», ha detto il neo-presidente, «che ha messo in ginocchio il territorio bloccando il turismo. Bisogna poi riprendere il dialogo con tutte le istituzioni locali, provinciali e regionali. In particolare con il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo».

La prossima settimana il direttivo si riunirà per mettere a punto una piattaforma programmatica degli interventi da realizzare. Il nodo è, naturalmente, lo sviluppo del turismo, «che ancora non ha avuto l’attenzione che merita nel post-terremoto», ha sottolineato Quaianni. «Le difficoltà sono ancora tante».

Un’altra priorità che gli albergatori affronteranno con la piattaforma è la stagione sciistica alle porte, con il Gran Sasso che rischia di accogliere i turisti con gli alberghi chiusi. «L’albergo e l’ostello sono ancora chiusi e non si capisce quale sarà il loro destino», ha commentato il presidente di Federalberghi, «per i turisti che arriveranno non c’è a Campo Imperatore alcun supporto alberghiero. Un’assurdità. »

Quel che è emerso dall’assemblea degli albergatori è la volontà a «ricominciare da capo, voltare pagina e cambiare completamente modo di rapportarci anche con le istituzioni», ha precisato il direttore della Confcommercio dell’Aquila, Celso Cioni.  «La prima cosa da fare è ricompattare le strutture alberghiere e prendere coscienza della situazione in cui ci troviamo».
 



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