BANDO FERMENTI, IL PROGETTO “COLTIVIAMO LE DIVERSITÀ” TRA QUELLI FINANZIATI

Tra le tante iniziative pubbliche il bando Fermenti ha l’indubbio merito di cogliere due obiettivi fondamentali nel contesto attuale, quello di stimolare l’imprenditorialità giovanile e quello di indirizzarla verso tematiche di inclusione sociale e sviluppo territoriale. Questa istanza di sviluppo è stata raccolta da tre giovani aquilani, Silvia Salvatore, Chiara Marrelli e Murtaza Ghulam, da tempo impegnati nel sociale, che hanno sviluppato, fondando l’associazione “Il Seme della diversità”, l’idea di un progetto che si propone di attivare percorsi di lingua italiana per le donne, di supportare i migranti nel disbrigo delle pratiche burocratiche, di indirizzarli negli uffici preposti e di favorire l’acquisizione dell’autonomia lavorativa.

Nello specifico il progetto vedrà la realizzazione di percorsi di reinserimento nel mondo lavorativo, avvalendosi di corsi di formazione teorico-pratica di orticoltura e di attività su campo di progettazione e realizzazione di un orto: dalla semina alla raccolta, al calcolo degli spazi, dei tempi e della stagionalità, attraverso figure qualificate in campo agronomico.

In maniera collaterale, ponendo una grande attenzione al territorio, saranno promossi incontri per la pulizia dei sentieri attraverso l’organizzazione di eventi, al fine di garantire agli utenti una piena integrazione culturale ed ambientale.

La sfida sociale posta dal bando, cui il progetto ambisce a dare risposta, è quella dell’inclusione e partecipazione, parole che, nonostante risultino quasi stucchevoli dopo anni di richiami, in questo progetto vengono declinate con una concretezza di obiettivi e di attività che danno loro un nuovo senso. In particolare, le attività riguarderanno l’annullamento del gap linguistico e l’avvio lavorativo, lavoro che qui è inteso non solo come mezzo di sostentamento economico, ma come funzione sociale della persona e, in quanto tale, veicolo per la piena integrazione. 

La sfida lanciata dall’Associazione “Il Seme della diversità” è stata raccolta da partner qualificati e radicati sul territorio, con i quali c’è stata una stretta e fruttuosa collaborazione nella fase di scrittura progettuale, in particolare l’Istituto comprensivo “Gianni Rodari”, per l’attivazione di corsi di insegnamento della lingua italiana a donne di origine migrante, Politecnica dell’Aquila per i corsi di formazione, Casa del Volontariato dell’Aquila per lo sportello di ascolto,  Centro di servizio per il Volontariato Abruzzo delegazione L’Aquila per creare una rete di collaborazione tra Associazioni.

Infine questa esperienza ci ricorda come il terzo settore non è solo un ambito assistenziale, ma una parte viva e pulsante del tessuto economico della nostra città e l’attenzione agli ultimi può rappresentare il terreno di riscatto e sviluppo, che a L’Aquila si cerca da tempo, per una larga parte dei nostri concittadini.



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