Proteste Contro il Decreto Abruzzo

Corteo di protesta ieri a L'Aquila contro il Decreto Abruzzo che non tiene conto delle vere esigenze per la ricostruzione del Centro Storico dell'Aquila e dei paesi. Ha preso parte al corteo la gente del mare e la gente delle tende, e pure chi è rientrato a casa. Tutti insieme, fianco a fianco. L’appello dei comitati e il tam-tam degli Sms e di Internet, la nuova frontiera della comunicazione ai tempi della città sparsa, sembra cogliere nel segno. tracciano un bilancio positivo della manifestazione del dopo-Roma, considerata un banco di prova per le battaglie del movimento, contrario al decreto Abruzzo e critico nei confronti delle «promesse mancate». Con un po’ di ritardo per la pioggia, ma per niente fiaccati dal maltempo, i manifestanti si raccolgono tutti dietro allo striscione «Riprendiamoci la nostra città». Renato Di Nicola porta lo striscione dell’Abruzzo social forum con una ventina di seguaci. «Non accetto l’etichetta di No global: non lo siamo. In Abruzzo il movimento contro la globalizzazione è noto per il suo carattere pacifico e per le battaglie sulla salvaguardia dell’acqua. Qui parliamo solo di ricostruzione». E quando girano i volantini della Rete Campana, anti-G8, gli organizzatori prendono subito le distanze.


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