Scuola VVF, Conapo: all’Aquila solo passerelle, serve sede operativa adeguata

 “La ridicola passerella che nei giorni scorsi i vertici del Dipartimento dei vigili del fuoco hanno inscenato al progetto case di Sassa, non è altro che la conferma della incapacità, dell’arroganza e della inadeguatezza di questi signori, bravissimi a scaldare poltrone dietro lauti compensi senza azzeccarne una”.

Con queste parole il Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, ha commentato la serie di incontri e sopralluoghi che si sono svolti nei giorni scorsi e che dovrebbero portare all’istituzione in città della scuola nazionale di formazione dei Vigili del fuoco.

“Sia chiaro - precisano dal sindacato -, ben venga una scuola di formazione in città, semmai ovviamente vedrà la luce, ma la vita è fatta di scelte e priorità e lo scandalo della caserma di via Pescara, demolita in house dopo il terremoto del 2009 e mai ricostruita, non sembra minimamente essere nei pensieri di questa inutile classe dirigente che, seppure in città al gran completo, non si è neanche degnata di un fugace saluto ai vigili del fuoco aquilani che, proprio per colpa loro, da 12 anni sono relegati a lavorare in una topaia. Anche e soprattutto in questa era di Covid.
Forse si sono vergognati. Magari. O forse, più verosimilmente, sono del tutto indifferenti e disinteressati alle condizioni e necessità di quegli uomini e donne in divisa che giustificano la loro stessa esistenza. Meglio quindi dedicarsi a passerelle, firme di accordi e sorrisi tirati a favore di telecamere”.

“La conferma della loro incapacità, dicevamo. Si, perché una delle ultime dimostrazioni - prosegue il Conapo - è rappresentata dalla recente decisione di realizzare la nuova caserma dei vigili del fuoco - il cui schema di “accordo tecnico di attuazione” è stato deliberato dalla giunta comunale dell’Aquila il 31 dicembre scorso - appena qualche metro più in là di quella attuale, sempre in via Panella ma addirittura a ridosso del locale Cimitero Monumentale. Un’opera inutile e perfino dannosa.
Solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di fallimenti che hanno caratterizzato la governance attuale. Della delegazione che l’altro giorno è venuta in città, infatti, faceva parte anche lo stesso capo del corpo che esattamente due anni fa venne all’Aquila con l’allora ministro Salvini ad annunciare trionfalmente all’unisono che la nuova caserma dei vigili del fuoco si sarebbe realizzata nel sito della ex caserma Rossi. Peccato che da lì a qualche mese tutto sfumò e successivamente si virò sulla ipotesi di ricostruirla a Coppito, dove insiste la direzione regionale dei vigili del fuoco, previa acquisizione di alcuni terreni circostanti.
Peccato ancora che, evidentemente pensando di giocare al Mercante in Fiera, questi soggetti non sono stati nemmeno capaci di comprare un terreno, operazione che ancora oggi lascia molti dubbi, e anche questa ulteriore ipotesi è sfumata tornando quindi al punto di partenza, come nel Gioco dell’Oca, e cioè nell’area appunto di via Panella”.

“Il risultato che si otterrà, con ben 12 milioni di euro in tasca pronti ad essere spesi da anni, è una colata di cemento all’ingresso est del capoluogo di regione, in una zona già abbondantemente ingolfata e per di più di fronte al cimitero cittadino. Una simile nefandezza, e questo è l’aspetto più grave, non risolverà nessuno dei problemi ad oggi esistenti per l’operatività degli stessi vigili del fuoco: infatti - spiegano ancora i rappresentanti del personale - non saranno finalmente delocalizzati da un contesto urbano del tutto inadeguato ad ospitarli; da una viabilità assolutamente non sicura; non avranno più spazi per l’attività operativa; non avranno più autorimesse per i mezzi di soccorso. Tutte necessità, per quanto grottesco e paradossale sia, messe nero su bianco dal gruppo di lavoro che proprio questo capo del corpo istituì e del quale faceva parte, incredibilmente, l’attuale dirigenza che oggi ha deciso di costruire proprio lì. In pratica dov’era! In spregio ai vigili del fuoco aquilani e soprattutto a danno della cittadinanza e perfino dei suoi defunti.
E siccome potrebbe non essere abbastanza evidente il livello di incapacità, questi signori si sono impegnati a fondo per toglierci ogni dubbio: analogo scempio, infatti, lo si sta perpetrando a Sulmona dove la nuova caserma la si vuole trasferire in una struttura già esistente, da riciclare, e anche in quel caso incastonata in un contesto urbano del tutto inidoneo alle necessità operative dei vigili del fuoco, anche a causa di una viabilità locale già abbondantemente congestionata”.

“È davvero singolare come per una scuola di formazione si è trovata celermente e senza indugio una soluzione adeguata, mentre dopo 12 anni, e con i soldi in tasca pronti da spendere, ancora si brancoli nel buio e dopo innumerevoli giravolte si è tornati al punto di partenza. Si continua a perdere tempo. E intanto la ricostruzione della sede regionale di Coppito è ferma con tanto di contenzioso in atto, mentre il cantiere di via Pescara è ridotto a un cratere con acquitrino annesso e così giace da due anni.
Alla luce di tutto questo, ci chiediamo quanti altri danni ancora devono fare questi dilettanti allo sbaraglio travestiti da dirigenti prima di essere rimossi dai loro posti lautamente retribuiti. Così come ci chiediamo - rilancia il Conapo - per quale motivo la soluzione che è stata così velocemente adottata per la scuola di formazione dei vigili del fuoco non può essere replicata per la realizzazione della sede operativa, posto che il Comune dell’Aquila è in possesso di innumerevoli progetti Case e Map, alcuni dei quali peraltro ben posizionati nel contesto urbano e praticamente a ridosso del centro cittadino.
Su questo, ma non solo, ci piacerebbe sentire il parere dell’amministrazione comunale con la quale peraltro una interlocuzione diretta tramite i rappresentanti del personale, che auspichiamo, non c’è mai stata”.



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