Il Presidente della Camera Fini chiede scusa ai pecorai abruzzesi paragonati ai parlamentari

Chiamato in causa per aver represso i fischi in Aula con la frase “sono i pecorai a fischiare, non i deputati”, il Presidente della Camera On. Fini non si sottrae alla risposta al suo omologo, Presidente anche lui, ma dell’Associazione Allevatori Ovicaprini.

Nunzio Marcelli, presidente dell’ARPO, aveva subito inviato una lettera aperta al Presidente della Camera, invitandolo a non svilire il ruolo e la funzione di un’attività preziosa quanto antica.

“Non ci paragoni, On. Presidente, ai Suoi colleghi: noi siamo fieri di essere pecorai”, concludeva l'intervento Marcelli.

La lettera è stata inviata alla Presidenza della Camera insieme all’invito “a venire di persona sul nostro territorio, a conoscere il lavoro quotidiano dei pastori, a gustare i nostri formaggi, visitare i nostri stazzi, incontrare chi va quotidianamente in stalla a combattere con le burocrazie che mettono in ginocchio le nostre aziende”.

E la risposta del Presidente della Camera non si è fatta aspettare.

Ringraziando il Presidente degli Allevatori per la sua posizione franca, volta a dissipare gli equivoci, l’On. Fini coglie pienamente la fierezza dei pecorai d’Abruzzo, sottolineando la sua attenzione a questo settore e “la consapevolezza dell’importante funzione che riveste per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio, nonché per il controllo e presidio degli ambienti naturali, contribuendo così a tenere vivi luoghi esposti al pericolo dello spopolamento”.

“Una presa di posizione importante”, commenta Marcelli, “perché finora in Italia non c’è mai stato questo riconoscimento. E quindi, nell’accettare e ricambiare gli auguri per le Festività natalizie, rinnoviamo l’invito al Presidente della Camera a venirci a trovare, e per rendere questo invito più concreto abbiamo deciso di inviare i nostri migliori ambasciatori, i nostri prodotti”.

Agnello biologico dei parchi, formaggi premiati a livello internazionale, ricotte affumicate servite nei migliori ristoranti d’Abruzzo così come di Manhattan: ecco l’omaggio che i pastori d’Abruzzo stanno inviando il Presidente per sottolineare l’importanza di una svolta, che trovi magari in Fini un paladino di queste attività tradizionali.

“E sarà una nostra pecora, alla quale per l’occasione abbiamo dato il nome di “Futura”, a portare tutto questo fino al Presidente della Camera”.
 



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