Presentate le tappe abruzzesi del Giro d'Italia

Trecentotrentatre chilometri in bicicletta in tre giorni in Abruzzo, un autentico giro della regione, è quello che accadrà il prossimo 14, 16 e 17 maggio in occasione dell’edizione numero 104 del Giro d’Italia. Non a caso la presentazione ufficiale è stata unica, svolta in presenza nella sala Silone della Regione Abruzzo. È la prima volta che il Rcs Sport, l’organizzazione della corsa Rosa, ha unito il binomio Giro e Regione e non singole città di tappa.
Nel palazzo di vetro aquilano erano presenti Diego Di Bonaventura, Angelo Caruso, Gennaro Di Stefano e Pierluigi Biondi, nell’ordine, i sindaci delle città abruzzesi interessate da arrivi e partenze in questo 2021. Primi cittadini di collina e montagna ben rappresentativi del variegato paesaggio della regione che sarà evidenziato nelle tappe. Leggermente mossa la parte iniziale del primo giorno per poi sfociare e mostrare il littorale adriatico. Più duro, invece, i successivi due giorni che potrebbero già indicare i contendenti al traguardo finale di Milano. . Centocinquantotto chilometri, tutti in provincia dell’Aquila, una tappa relativamente corta ma con difficoltà di quattro stelle su una scala di cinque. Un dislivello di 3400 metri con quattro gran premi della montagna (Passo Godi, Forca Caruso, Ovindoli e Rocca di Cambio) prima di affrontare lo sterrato finale di Campo Felice di un Km a ridosso degli impianti grazie alla disponibilità del gestore Lallini. . Se la tappa del primo giorno in Abruzzo, la Notaresco – Termoli, 181 km, è abruzzese al 90%, adatta a velocisti e con solo l’asperità della salita che porta ai 331 metri del centro storico di Chieti, dopo 61 km di corsa, quella del terzo e ultimo giorno in regione, lo è al 10%. La L’Aquila – Foligno, 139 km, uno delle tratte più corte del Giro 2021 ha solo i primi 14 abruzzesi, ma i più duri, come l’ha definita Stefano Garzelli. L’ex ciclista, ora commentatore del Giro per la Rai, nella sala Silone guardava a vista il trofeo Senza Fine, l’emblema con inciso l’albo d’oro che da 21 anni si assegna al vincitore del Giro d’Italia e che lui ha ricevuto nella prima edizione.
Il Gran Sasso non sarà protagonista quest’anno, sarà guardato da lontano, da Notaresco per il versante teramano e dall’Altopiano delle Rocche e da L’Aquila per quello del capoluogo d’Abruzzo. Comunque il percorso progettato da Maurizio Formichetti, responsabile Rcs in Abruzzo, avrà modo di rilanciare la regione economicamente e turisticamente, come sottolineato dai vari sindaci presenti poiché, grazie alla vasta platea televisiva, è una vetrina ancor più importante in questi periodi di isolamento per far conoscere e rilanciare il proprio territorio. , ha commentato l’assessore regionale allo Sport davanti a un testimonial di eccezione, Gianluca Ginoble, il cantante de Il Volo. Una vetrina che l’Abruzzo affronta senza paure ha rimarcato Guido Liris come dimostrato nei grandi eventi sportivi effettuati dopo e nel lockdown quali, il ritiro del Napoli calcio, la scorsa edizione del Giro in autunno, gare di sci e la Tirreno Adriatica.  


- Federica Farda -   

 



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