L’Aquila piange la scomparsa di Antonietta Centofanti

E’ stata trovata senza vita sul divano di casa, in via dei Farnese all'Aquila Antonietta Centofanti 71 anni compiuti da poco.
Giornalista pubblicista, addetta stampa dei Solisti aquilani, dopo il terremoto del 2009 dell’Aquila, è stata protagonista di tante battaglie di giustizia e verità sul sisma che l’aveva coinvolta in maniera molto pesante a livello personale: nella tragica notte del 6 aprile 2009 aveva perso il nipote Davide, giovane universitario tra le vittime della casa dello studente.
Numerosi i messaggi di cordoglio postati sul profilo Facebook.


STEFANIA PEZZOPANE
ANTONIETTA, ANTONIETTA, ANTONIETTA.   Continuo a ripetere il tuo nome, come se questo bastasse a tenerti tra noi. Ma non basta, no non basta. Te ne sei andata in un pomeriggio di primavera, a casa tua, circondata dai tuoi gatti, i tuoi libri, la tua musica. In silenzio, quasi per non disturbare. Ti conosco da sempre, Antonietta, nelle prime contestazioni femministe tu c’eri, nel gruppo delle donne più grandi, quelle che hanno iniziato per prime. E che hanno insegnato a noi. Poi c’eri negli spettacoli teatrali e nei concerti, tanti concerti hai seguito, curato, guidato. Ma è quel 6 aprile che ha segnato tutto irreparabilmente. Li sei stata la più grande. La donna coraggio, senza reticenza, hai chiesto giustizia. Giustizia per Davide, che era finito sotto le macerie. La casa dello studente, maledetta e assassina. Poi i processi, le manifestazioni, le fiaccolate. Chiedevi giustizia per tutti, i morti del terremoto e Viareggio e Amatrice. Fino all’ultimo 6 aprile, insieme a te a piantare i fiori davanti alla casa dello studente e sotto il telo delle 309 vittime. Il cuore tuo si è fermato questo pomeriggio, ma diciamo la verità. Il cuore tuo si era spezzato irrimediabilmente, quella notte, alle 3.32 quando la terra tremò e risucchio’ la vita di 309 persone. Il sorriso cambiò da allora, cambiò lo sguardo, sempre più orgoglioso e battagliero, ma triste infinitamente triste. Perdo una grande e cara amica, una sorella di tante battaglia. E L’Aquila perde un simbolo di donna coraggiosa, tenace, capace di amore vero e puro. Mi inchino alla tua bellezza, alla tua forza, alla tua rude dolcezza. Ciao amica mia, ciao
Antonietta.

ILSINDACO PIERLUIGI BIONDI

“Mancherà a tutti”. Con queste commosse parole il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, commenta la scomparsa di Antonietta Centofanti. “In questi anni ho avuto l’opportunità di conoscerla e confrontarmi spesso con lei, individuando sempre un punto di d’incontro su temi di interesse comunitario: decisivo il suo apporto nell’organizzazione delle fiaccolate in memoria delle vittime del sisma così come per la condivisione sull’idea degli spazi che oggi ‘animano’ il Parco della memoria. Perché quell’area, come amava sottolineare, deve rappresentare la vita e la speranza per il futuro, oltre che un luogo di commemorazione. Ricorderemo la sua forza, l’instancabile operosità a servizio dei Solisti Aquilani e la capacità di saper essere protagonista nonostante la sua discrezione. A nome della Municipalità e a titolo personale rivolgo sentite condoglianze ai famigliari di Antonietta”.
 
FEDERICO VITTORINI
Questa foto l’abbiamo scattata mentre andavamo a Longarone, per inseguire il nostro ideale di lotta, lontano da ogni sporcizia politica, per tenere vivo il Ricordo, e di esso farne un punto di forza, e di nascita e di conquista.
La nostra voce è sempre stata un sussurro davanti al potere becero dei palazzi, ma insieme, quel sussurro diventava un urlo, un urlo in grado di dare fastidio.
Grazie, per tutti i consigli.
Grazie per l’affetto puro e infinito che mi hai e ci hai donato.
Grazie per avermi insegnato cosa significhi saper combattere in silenzio.
Grazie per aver fatto rumore scegliendo di non stare, nello stesso momento, sotto i riflettori.
Grazie per la musica, per aver creduto in me, che non è così scontato.
Grazie per ogni insegnamento.
La prossima canzone sarà la tua, così come il prossimo brindisi.
Grazie per il disco di Dalla e quello di De Andrè.
Grazie per la tua comprensione e la tua inclusione senza misura.
Grazie per i racconti su mia madre.
Grazie per ogni parola, ogni battaglia, ogni viaggio.
Grazie per ogni tuo sogno di anarchia.
Lascerai un vuoto enorme, con tutto il bene del mondo Antonie’, davvero.
Alla tua


WILLIAM GIORDANO
Non ci sono parole, l’improvvisa morte di
Antonietta Centofanti
lascia distrutti/e tutti/e noi, una donna, una compagna, un amica, un Aquilana, che si è battuta fino all’ultimo per ristabilire la verità sul crollo della casa dello studente dove suo nipote Davide aveva trovato la morte il 6 aprile 2009.
L’ANPI dell’Aquila che avuto l’onore di averla come importante colonna portante si stringe attorno al dolore di una città.
Tutte e tutti noi ti seremo sempre grati, grazie e ciao Antonietta  

SIMONA IOVANE
Sono impietrita da questa notizia. Penso alle costanti attenzioni che avevi per le persone e per gli animali, alla tua forza che sembrava infinita, alle telefonate che finivano sempre con qualcosa che poi toccava fare. Sei stata un esempio, sei stata una meraviglia di donna, generosa, tenace, coraggiosa e pure tanto simpatica.
Ti ho tanto ammirata e mi mancherai, indimenticabile
Antonietta


CGIL L'AQUILA

La CGIL dell’Aquila si unisce al cordoglio di tutta la comunità aquilana per la perdita improvvisa di Antonietta Centofanti.
Antonietta Centofanti era una donna tenace e tenera. Una resistente indomita ed un’amica per molti e molte di noi.
Ha rappresentato la voce di tutti e tutte coloro che non hanno creduto alle narrazioni ufficiali post sisma ed ha continuato con estrema lucidità e compostezza a chiedere verità e giustizia per le vittime del terremoto.
Antonietta, però, era anche molto più di questo. Era la politica sana. Era la musica. Era l’amore incondizionato per gli animali, come per ogni sofferente della terra. Era la forza della verità. Era la forza dell’amicizia. Era la forza della bellezza che si oppone al suo contrario. Era la semplicità della condivisione più vera e più spontanea.
Questa città perde con Antonietta Centofanti una delle sue cittadine più belle, più oneste, più forti, più intimamente convinte che non possa esserci libertà senza giustizia.
Possiamo solo ringraziarla e provare, insieme ai tanti e alle tante che oggi la piangono, a continuare il percorso che ha indicato a tutti e tutte noi.

 

GOFFREDO pALMERINI

Un affettuoso ultimo saluto, carissima Antonietta! Quante volte ci siamo sentiti per le tue belle note stampa dei SOLISTI AQUILANI da far volare all'estero. Quante volte, con quella tua cortesia, quella tua mitezza, quella tua discrezione, quasi apparente timidezza. Ma anche quella tua determinazione d'acciaio e la forza interiore, segno di ricchezza di valori morali, di tanta umanità e di un inesauribile senso della giustizia, quello stesso che per 12 anni hai messo in campo nella battaglia giudiziaria per tuo nipote Davide e per tutte le vittime del terremoto dell'Aquila. Una battaglia di giustizia di cui sei stata animatrice e simbolo e il cui esempio resterà per sempre nel cuore degli aquilani.
"Beati i miti, perché erediteranno la terra". Confidiamo questa volta che per la tua mitezza tu possa ereditare il Cielo!!!
Ciao Antonietta!

 



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