Per il secondo anno il Rito dei Serpari di Cucullo non ci sarà

Per il secondo anno il Rito dei Serpari, in onore di San Domenico abate, non si svolgerà a causa dell’emergenza coronavirus. Il pericolo della diffusione del contagio rende impossibile celebrare la festa dei serpari, una festa unica nel suo genere e rinomata in tutto il mondo, oggetto di studi dei più importanti sociologi e antropologi.


Una tradizione che si ripete dalla notte dei tempi, la statua del santo viene portata in processione, addobbata con serpentelli aggrovigliati, innocui e particolarmente conosciuti sui monti attorno al paese, tra questi Saettoni, Cervoni, biacchi e Biscie. I cosiddetti serpari raccolgono proprio nei monti attorno al paese questi serpenti nella stagione fredda, durante il loro letargo. Prima della processione sono questi uomini a mostrare i serpenti ai visitatori, permettendo loro di toccarli e maneggiarli, mentre si intonano canti popolari per le vie del paesino.
Dopo la santa messa, in tarda mattinata, la statua del santo viene ricoperta dai serpenti e la processione ha inizio. Il corteo si allunga per le strette vie di Cucullo trasmettendo agli astanti immagini suggestive ed emozionanti. Una giornata diversa che riconcilia gli animi con la natura, rasserena i cuori con le suggestioni che offre un piccolo borgo di montagna incontaminato, conduce alla condivisione nella devozione impastata al folclore.

 



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