GIOVANNI ALTOBELLI: PASSIONE STORICA AI PIEDI DEL GRAN SASSO

- di Giuseppe Lalli -

 

Faccio i miei più sinceri complimenti all’amico Giovanni Altobelli, che con il suo stile colloquiale ma con vera passione storica riesce a trasmettere ai lettori di “Assergi Racconta” molte informazioni del passato della nostra affascinante contrada. Ho molto apprezzato il suo ricordo di Don Demetrio Gianfrancesco (Camarda 1922 – Ivi, 2004), persona che ha lasciato un segno indelebile nella nostra valle. La descrizione del personaggio che esce dalla sua penna è molto realistica. Alla sincera stima per il sacerdote esemplare e per lo studioso acuto, che sottende tutto lo scritto, si accompagna qualche rilievo critico in ordine a un certo  modo di approcciare la gente, il che corrisponde alla realtà. Ho parimenti apprezzato, tutte le volte che ha avuto occasione di scriverne, la rievocazione obiettiva che ha fatto della terribile strage del 1944 ad opera delle truppe di occupazione tedesche.
Mi piace ricordare che nei primi anni del secolo scorso, un mio prozio, Don Emidio Giacobbe (Assergi,1882 - Ivi, 1960) fu per qualche anno parroco di Filetto e Pescomaggiore. Non posso fare a meno di aggiungere che ho sempre apprezzato il carattere degli uomini e delle donne di Filetto, soprattutto le persone anziane conosciute, carattere generalmente allegro e colloquiale.
Nello scritto intitolato “Filetto dell’Aquila-Abruzzo un turismo da scoprire…”, Altobelli riesce, molto più di molti autori di guide turistiche,  a far apprezzare la ricchezza artistica e le bellezze naturali del territorio di Filetto, incantevole paesello non abbastanza conosciuto e apprezzato posto in una posizione da cui il visitatore gode di una vista mozzafiato già subito dopo aver parcheggiato la macchina.  
L’itinerario descritto da Altobelli potrebbe essere il percorso di una stupenda passeggiata che nella incipiente stagione estiva lo scrivente, innamorato della storia e della bellezza della nostra contrada, volentieri farebbe con Giovanni.
In questa occasione, a lui, storico “ufficiale” di Filetto, chiederei il permesso, per il futuro, di scrivere sul suo borgo, ciò che ho in animo di fare da molto tempo, certo con minor competenza della sua.

 



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