DOPO LA DIMISSIONE DELL'ULTIMO PAZIENTE CHIUDE IL REPARTO DI MEDICINA COVID

Dopo la dimissione dell’ultimo paziente, è stato chiuso il reparto di Medicina Covid dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila diretto dal professor Davide Grassi: dallo scorso mese di ottobre, quando è scoppiata l’emergenza in provincia dell’Aquila con una impennata drammatica di contagi, nella struttura sono stati effettuati oltre 600 i ricoveri.
Nella Medicina Covid, dove a regime sono stati attivati fino ad un massimo di 48 posti letto, hanno lavorato 10 medici e una trentina tra infermieri e oss “prestati” da altri reparti: ora gli spazi, nel cosiddetto Delta 7 riconsegnato lo scorso anno dopo l’intervento per riparare i danni del terremoto 2009, saranno sanificati per riaprire il reparto di medicina tradizionale. Come sottolinea il professor Grassi, “nella speranza che non ci sia una nuova ondata, si è pronti a riaprire il reparto se ci dovesse essere necessità”.
“Ringrazio la squadra – continua il medico – con cui ho lavorato in questi mesi molto difficili. Sono persone eccezionali che hanno formato un team vincente in grado di affrontare difficoltà ardue. Lo straordinario patrimonio umano e professionale ci ha permesso di dare una pronta risposta in condizioni drammatiche. La professionalità, la umanità e la disponibilità come individuo ci ha consentito di fare quello che abbiamo fatto. Ora che respiriamo e guardo indietro, mi rendo conto che è stata una esperienza terribile, a tratti drammatica, che comunque abbiamo superato grazie al sacrificio e all’apporto di tutti. Fin dall’inizio siamo stati una squadra coesa e concentrata”.
Di seguito la lettera del professor Grassi al personale sanitario:
Ho imparato a conoscere ognuno di voi e in ognuno di voi sarei in grado di vedere tanti dettagli di bellezza. Ho avuto modo di conoscere persone straordinarie e di condividere con loro momenti irripetibili di sofferenza, difficoltà e umanità. Per ognuno di voi saprei riconoscere sfumature e sguardi. Ognuno di voi è stato parte di un grande gruppo e tutti voi siete stati fondamentali per la riuscita di qualcosa che all’inizio era anche solo impensabile.
Ho imparato a guardare il mondo con altri occhi anche grazie a voi. Il Covid in fondo ci ha imposto esattamente questo. Provare a guardare il mondo sotto altre prospettive. E tra le cose belle ci siete tutti voi. Ognuno con le sue caratteristiche, ognuno con la propria professionalità, ognuno con il proprio bagaglio umano di gioia e dolore. Oggi festeggiamo la fine di questa esperienza con note di malinconia. Sono certo che saprete portare ovunque le note leggere e belle di quanto si è fatto tutti insieme.
Non sarà difficile riconoscerci in qualsiasi momento avremo modo di rivederci. Posso solo ringraziare ognuno di voi e tutti voi per quanto meravigliosamente costruito. Costruire è qualcosa di estremamente difficile e noi ci siamo riusciti. Vi mando un abbraccio grandissimo.

 



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