Storia di un cognome

(Di Sante Acitelli) - Da ragazzo e dai ricordi dei “vecchi” del posto, ricordo il vino del paese, un vinello leggero, leggermente rosato, un po’ aspro che, bevuto freddo, dava un piacere che ormai vive solo nel ricordo di un sapore riposto soltanto nella mente e che non ho più trovato in altri vini. Sembra fosse una vecchia vite locale, distribuita in tutta la zona tra l’Abruzzo e le Marche prima che la Filossera ne facesse strage nel 1928 distruggendola quasi completamente e salvando poche viti!!!!!

Che c’entra col titolo del “post”?

Perché ho provato a risalire alla storia del mio cognome: Acitelli e voler trovare un nesso tra le Radici e la Storia del posto.

Vediamo se “funziona” il ragionamento! Facendo una rapida ricerca dal web e senza essere uno studioso nel conoscere le tecniche della storia dei nomi ne tanto meno voler trovare discendenze nobili con tanto di araldica della famiglia, ho provato a ricollegare il cognome con il vino sopra descritto.  La distribuzione del cognome è, totalmente, assergese a parte ubicazioni a Roma e zone limitrofe o del centro Italia derivate da spostamenti attuali e di cui sono certo, trattandosi di parentele più o meno lontane.

Etimologia : dovrebbe, quasi certamente  derivare dal termine Aceto, parola latina ac?tum, che ha la stessa radice etimologica *ak-, “essere pungente”, del verbo ac?re, “inacidire”;

Storia locale: dal libro di don Demetrio Gianfrancesco: “Assergi e san Franco” si legge di un tal Acitello che, nel ‘600, era il manutentore dell’orologio della porta principale del paese a testimonianza della presenza degli Acitelli in Assergi già da 4 secoli.

Tratto dal libro Dalla vite al vino, a cura di Betto Salvucci: “..Quando il caldo cominciava farsi sentire e la sete aumentava, per risparmiare il vino si ricorreva a un altro espediente e cioè al famoso Acetello, che era acqua mescolata a un po’ di aceto; questo infatti non mancava mai nella cantina del contadino, perché c’era sempre un po’ di vino che inacidiva….”.

Da Wikipedia: L’Acetello è una bevanda costituita da acqua ed una piccola quantità di aceto. I nonni umbri di solito mettevano un bicchiere di aceto in una bottiglia (il boccione) da 2 litri di acqua. Veniva utilizzata nelle famiglie contadine in sostituzione del vino dato che non tutti potevano permetterselo ma, pur essendo una bevanda povera, era ottima e dissetante e talvolta era utilizzata come “aperitivo”.

about.com: italian food – Acetello, o Vinaigrette: Questa è una bevanda veramente antichi, i Romani la chiamarono Posca, e lo consideravano il simbolo della povertà. Ed era qualcosa che i poveri potevano permettersi, ma è anche dissetante, soprattutto nella stagione calda.

Da Wikipedia: La Posca era una bevanda in uso nell’antica Roma che, per via della sua economicità, era diffusa presso il popolo ed i legionari. La si ricavava miscelando acqua e aceto, ottenendo così una bevanda dissetante, leggermente acida, e dalle proprietà disinfettanti.

Vita San Bernardino da Siena: …E a chi gli opponeva d’aver poca roba, rispondeva: « Iddio non vuole che tu ti scortichi. Dice: – Vuoi tu dar l’elemosina? Or dàlla. Non puoi dare un pane? Or dànne un poco. Non puoi dare del vino? Or dà dell’acquerello, dà dell’acetello annacquato ».

Sinceramente, non so se la ricostruzione sia giusta e tecnicamente valida ma ….. mi piace pensarla così!


cifone

 



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