Inclusione, a Calascio laboratori per il progetto Arci "Incontri"

È stato un successo di partecipanti la giornata di sabato a Calascio (L’Aquila), con l’antico convento di Santa Maria delle Grazie a fare da sfondo ai laboratori del progetto “Incontri, culture e tradizioni senza confini”, promosso dall’associazione di promozione sociale Arci L’Aquila, in partenariato con le associazioni di volontariato Auser L’Aquila, Bibliobus L’Aquila e La Ginestra Subequana Onlus, che con ben 58 appuntamenti in programma rivolti alle scuole e alle comunità locali sta coinvolgendo centinaia di persone in tutto il comprensorio.

In collaborazione con le Cooperative di comunità di Calascio e Fontecchio e Yaw (Young artist workers), sabato si sono svolti laboratori di sartoria, a cura di Valeria Befani, orticultura, a cura di Carmelino Equizi e Stefania De Luca, e cucina a cura di Oksana Drach, grazie alla collaborazione con l’Associazione Amici di Calascio.

 Il progetto si fonda sul coinvolgimento di gruppi eterogenei di persone, che avranno un reciproco vantaggio nelle azioni di dialogo e conoscenza attraverso la valorizzazione del territorio e della tradizione. L’arte e l’artigianato sono protagonisti come strumenti di inclusione sociale, veicolo di dialogo interculturale e di conoscenza del patrimonio culturale, materiale e immateriale.

“Con una buona organizzazione, l’artigianato e più in generale i lavori manuali possono avvicinare persone che in comune non hanno neanche una lingua e che non si sono mai incontrate prima”, afferma Valeria Befani, “l’ho sperimentato ad esempio con Sahin, un ragazzo del Bangladesh che aveva partecipato anche ad un laboratorio nella scuola di Pizzoli, di professione sarto, che mi ha anche affiancato nell’insegnamento”.

“È stato bello vedere anche molti calascini, miei compaesani, avvicinarsi all’antica arte della tessitura e i risultati sono stati sorprendenti”, aggiunge, “il posto poi è incantevole, messo a disposizione dai gesuiti, il contesto è importante e quel luogo non è di facile fruizione”.

“Hanno partecipato residenti ma anche persone di fuori”, racconta Lorenzo Baldi della neonata Cooperativa di comunità di Calascio, che si occupa di accoglienza turistica, accompagnamento e promozione sociale. “Ottimo l’esperimento al laboratorio di cucina, a cui hanno partecipato anche i ragazzi del Progetto Sprar che hanno cucinato piatti locali, una crostata e gnocchi di ricotta”.

“I laboratori a Calascio continueranno dal 19 al 23 ed il 26 e 27 luglio dedicati alle arti figurative nella biblioteca comunale”, aggiunge Baldi, annunciando che ci saranno anche dei laboratori manuali con il rifacimento dei muretti a secco crollati lungo la mulattiera che collega Calascio a Castelvecchio Calvisio, tenuti da Alessandro Arganese, calascino d’adozione, esperto dei muretti a secco, formatosi in Francia dove questa “arte” è considerata una vera e propria professione.

Il prossimo incontro è in programma sabato prossimo, 26 luglio, a Barisciano, con un’officina di orticultura e una di cucina.

Il progetto si concluderà con uno scambio e programmazione di pratiche, attraverso un questionario di valutazione dell’impatto a cura di Harp, una tavola rotonda e due eventi finali, uno estivo per la cittadinanza ed uno nelle scuole nel prossimo autunno.

Finanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito dell’avviso pubblico rivolto a iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del codice del terzo settore, “Incontri”, oltre alla città dell’Aquila, coinvolge i borghi di Calascio e Fontecchio, attraverso le rispettive Cooperative di comunità nate in quelle realtà, e Raiano e Castelvecchio Subequo, oltre alle scuole di Rocca di Mezzo, Raiano, Scoppito, Pizzoli, Capitignano e Cagnano Amiterno.

All’interno del progetto si realizzeranno diverse tipologie di attività che coinvolgeranno la cittadinanza e le scolaresche attraverso diverse modalità di linguaggio e di condivisione.



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