Ennesima pronuncia a favore dei naturali di Assergi

Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha annullato, su ricorso dell'amministrazione separata di Assergi, un provvedimento emesso nel 2006 dal Commissario ad acta (nella parte in cui non dispone il pagamento, in favore dell'Amministrazione separata di Assergi, dei canoni, degli indennizzi e delle somme dovute a titolo di occupazione illegittima del demanio frazionale e per l'utilizzazione di questo). L'amministrazione separata di Assergi è creditrice del Comune dell'Aquila per l'occupazione dei terreni di uso civico.

L'ASBUC di  Assergi è dal 24 settembre 1985 anno in cui è cominciata questa assurda vicenda firmò, con il Presidente di allora Luigi Faccia, la prima convenzione che poneva le basi per un accordo più generale. Questa firma consentì di poter sostituire l'allora funivia a 27 posti, fermata per sempre da una frana alla stazione intermedia, con l'attuale.
Da quando è stata inaugurata la nuova funivia, il comune della città capoluogo ha sempre "glissato" le proposte di accordo dell'Asbuc di Assergi, perdendo decine e decine di cause sulla questione.
Il 2010 sembrò l'anno giusto per porre fine a tutti i dissidi tra le due Amministrazioni, infatti il Comune dell'Aquila con Deliberazione della Giunta Comunale n. 99 del 11.03.2009 e l'Asbuc di Assergi con Deliberazione n. 7 del 08.03.2009 e n. 28 del 06.11.2010 firmarono il nuovo accordo (vedi foto in basso), voluto fortemente dall'allora Consigliere del Comune Luigi Faccia e dal presidente dell'ASBUC di allora Franco Sabatini, ma anche in questa occasione, non fu depositato mai per la convalida, proprio dal Comune dell'Aquila.
Passando alla storia più recente, sempre l'Asbuc di Assergi ha più volte richiamato il comune a sedersi al tavolo delle trattative per trovare un accordo "decoroso" per entrambe le parti. Ne è la prova l'ultima  nota diffusa lo scorso dicembre,che stigmatizzava la necessità ed urgenza che il Centro Turistico del Gran Sasso provveda, in via del tutto prioritaria, ad adempiere alle sue obbligazioni economiche e contrattuali che ha assunto con l’Amministrazione Separata di Assergi ed a risolvere le occupazioni abusive relative, soprattutto, all’Hotel Cristallo, all’Ostello Campo Imperatore e all’Hotel Campo Imperatore.



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