La farmacia prevista a Tempera non deve essere destinata ad altra zona del territorio

In una lettera inviata al sindaco Pierluigi Biondi, l'amministrazione dei Beni Usi Civici di Tempera, la parrocchia di Santa Maria, il Centro sociale anziani, la Pro loco, il comitato Tempera onlus, l'associazione Tempera onlus, l'associazione Polifonica Tempera, il Gruppo volontari di protezione civile, l'associazione Pesca sportiva, l'associazione culturale il Pungolo, chiedono al primo cittadino che la nuova farmacia prevista a Tempera non deve essere destinata ad altra zona del territorio:
“La nuova farmacia prevista a Tempera deve aprire i battenti nella frazione e non in altra zona del territorio. Nel post terremoto, esattamente nel 2012, l'allora giunta comunale, avvertendo il bisogno di concedere servizi essenziali agli abitanti delle frazioni, cresciuti numericamente a seguito della realizzazione dei progetti Case e dei Map, decise di richiedere e autorizzare l'apertura di quattro nuove sedi di farmacie di cui una, la numero 22, a Tempera. Tale nuova disposizione fu accolta e approvata, nello stesso 2012, dalla giunta regionale, che emanò un bando pubblico straordinario per l'assegnazione e l'insediamento della nuova farmacia di Tempera. L'iter burocratico si è concluso solo oggi, a ben nove anni di distanza dalla richiesta del Comune dell'Aquila e, con somma sorpresa, i cittadini di Tempera si vedono scippare la sede della farmacia che, pur essendo denominata farmacia 22 Tempera, si vorrebbe localizzare su via Fioretta a Paganica. In questo modo è stata distorta la volontà della giunta comunale che, anche con una successiva delibera, la numero 408 del 2016, confermava l'ubicazione, come dimostrato dalla planimetria allegata alla delibera stessa. Ora si vuole aprire una farmacia a 3 chilometri di distanza da Tempera, in una zona dove il servizio esiste già. Lanciamo un appello al Comune, chiedendo che vengano rispettate le esigenze degli abitanti della frazione di Tempera”.

 



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