Nel 2020 effettuati 155 interventi di soccorso alpino per circa 224 infortunati, dispersi o illesine

Relazione interventi di soccorso alpino anno 2020
Il 2020 rappresenta un anno molto particolare data l’esplosione a livello globale della pandemia da Covid-19. Le disposizioni del Governo relative ai periodi di lockdown hanno determinato una radicale modificazione negli spostamenti turistici stagionali e anche l’ambiente montano ha risentito di tali cambiamenti. La limitata possibilità di spostamento verso l’estero e la ricerca di “spazi aperti” hanno indotto molte persone a scegliere le località montane come mete giornaliere per escursioni e passeggiate. Nonostante il 2020 sia stato caratterizzato da più di 4 mesi di limitazioni negli spostamenti sul territorio, in Abruzzo sono state effettuati 155 interventi di soccorso alpino per circa 224 infortunati, dispersi o illesi. Dunque nonostante una finestra temporale ridotta di attività, sono stati confermati i soccorsi fatti nel 2019 (160). Sono 45 le persone soccorse a causa di cadute o scivolate mentre oltre 50 quelle che hanno richiesto aiuto per incapacità e sfinimento fisico.
Significativo è stato l’incremento percentuale delle persone soccorse nel periodo da giugno a settembre che per il 2020 rappresentano circa l’81%, mentre per gli anni precedenti si attesta in media sul 67% del totale annuo. Per quanto riguarda gli interventi di soccorso alpino, nello stesso periodo, le missioni estive rappresentano oltre il 70% per il 2020, mentre per gli anni precedenti la media è intorno al 59%. L’aumento dell’impegno del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo nell’estate scorsa è rilevabile non solo in termini percentuali ma anche assoluti: 110 interventi nel 2020, 98 nel 2019, 80 nel 2018, 71 nel 2017. Tali dati confermano il trend di crescita già rilevato nel 2019 che vede sempre più frequentatori delle montagne abruzzesi e purtroppo un costante aumento degli incidenti.



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