II Memorial Livia Garbrecht a Prati di Tivo sul Gran Sasso nel racconto di Cinzia Nardi Lorenzi

Domenica 11 luglio 2021, Prati di Tivo II Memorial Livia Garbrecht 

- di Cinzia Nardi Lorenzi -

In una magnifica giornata di sole, la manifestazione organizzata dall’Associazione Teknoalp e dall’Associazione Alpinisti del Gran Sasso, è entrata nel vivo dei propri propositi. Il programma prevedeva l’arrampicata di alcune vie alpinistiche alle Fiamme di Pietra del Corno Piccolo, tra le quali svetta il Campanile Livia e così un nutrito gruppo di scalatori, guidato da Pasquale Iannetti, partendo dal Piano del Laghetto, dopo 1.000 mt. di dislivello, generosamente affrontati, giungeva all’attacco delle vie. Sosta obbligata quanto gradita presso il Rifugio Franchetti, dove Luca Mazzoleni ci ha accolto con la consueta simpatia. Padrini d’eccezione, come abbiamo visto nel precedente articolo, Alessandro Gogna, Andrea Di Bari con la moglie Elena e Gianni Battimelli, alpinisti e montanari d’eccezione. Arrivati alla base delle Fiamme di Pietra, il gruppo si è diviso, Alessandro, Andrea, Elena e Domenico Perri hanno affrontato la via del Tetto, Pasquale Iannetti, Riccardo Quaranta e Christian Menei con altri partecipanti hanno scalato sulla via Triestini. In solitaria e completamente sciolto, Gianni Battimelli ha gironzolato tranquillo su varie vie e vette, alla ricerca di una corda doppia con la quale scendere! Tranquilli tutti, l’ha trovata!
Questo il cuore della giornata al Campanile Livia Garbrecht , a lei dedicato in memoria della sua giovanissima vita spentasi su queste rocce, inseguendo una passione perseguita ed un amore nascosto. Tutte le storie di montagna sono d’amore ed è giusto ricordarne i protagonisti perché le vicende ad essa legate hanno sempre risvolti umani, a volte prevedibili e solidi e a volte no, metaforicamente come le rocce, a volte con appigli comodi e sicuri, a volte invece infidi e instabili. Proprio come nella vita ed ecco perché ci vuole coraggio e perché è necessario gettare il cuore oltre l’ostacolo per lasciare all’anima tutto lo spazio ed il sentire di cui ha bisogno.
“Storia di Livia”, ed. Gran Sasso, è il titolo del libro nel quale l’autore, Paolo Stern , racconta, dopo una minuziosa ricerca, la cronaca dei fatti e l’epoca in cui si svolsero, era il 1943, con uno sguardo attento ai protagonisti ed ai loro sentimenti. Rientriamo tutti al Piano del Laghetto, in un tardo pomeriggio d’estate, alla Sella di Cima Alta ci lasciamo dietro il Corno Grande e il Corno Piccolo ammantati di bellissime nuvole, davanti a noi la corona di monti, il Brancastello, il Prena, il Camicia ed il dente del Lupo, accompagna lo sguardo fino al mare ed oltre. Siamo stanchi ma felici di rientrare a casa con quello spettacolo e quel vissuto, che è già ricordo, nel cuore.
L’Associazione Teknoalp e l’Associazione Alpinisti del Gran Sasso ringraziano sentitamente: NEXUMstp, RRTREK ed E9 che con il loro sostegno hanno reso possibile l’evento e ringraziano anche tutti coloro i quali hanno partecipato in vari modi alla manifestazione.
Al prossimo anno!


 



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