L'AQUILA CITTA' UNITA...MA NON TROPPO

“Trescare o spicciare l’aia”, per dirla all’aquilana, e in quest’ottica va letto lo scontro divenuto incandescente quando un comunicato apparentemente innocuo del consigliere comunale Luigi Faccia ha invitato l’Mpa a valutare l’ipotesi delle primarie di centrodestra. Subito ha preso le distanze con una nota durissima il movimento L’Aquila città unita, tra le cui fila Faccia è stato eletto, rivestendo per cinque anni il ruolo di capo del monogruppo, anche se ha deviato dalla mission originaria del movimento civico, che era anti-Cialente e nel 2007 sosteneva un altro candidato sindaco, il giornalista Angelo De Nicola. Faccia invece ha votato spessissimo con la maggioranza di centrosinistra, una “sbandata” rispetto alle sue origini di centrodestra (faceva parte di Alleanza nazionale), lido a cui sembra essere tornato con la sua ultima nota. Da Luigi Facciai ha preso le distanze anche l’Mpa, con una nota al vetriolo di Corrado Ruggeri, uno dei fedelissimi di Gdm, che ha messo in un solo calderone Faccia e i “pidiellini inciucisti”, cominciando a fare le prove tecnche di rottura. La discesa in campo in solitaria resta come accennato all’inizio il “piano B”. È chiaro che De Matteis preferirebbe essere il candidato sindaco di tutto il centrodestra. Ma la novità è che lo spauracchio dello scisma questa volta potrebbe davvero concretizzarsi, anche perché le elezioni sono vicinissime, e quasi nessuno sembra essersene accorto. La clessidra scorre.



Condividi

    



Commenta L'Articolo