CONAPO VVF: MAI PARLATO DI NOSTRE RETRIBUZIONI, BUTTARLA IN CACIARA E' AMMISSIONE FALLIMENTO

 “Sentire il presidente della Regione tirare in ballo le retribuzioni dei Vigili del fuoco per la scarsità delle quali ci saremmo lamentati, invitandoci quindi a rivolgerci al ministero dell’Interno, è la dimostrazione più lampante di quanto egli stesso sia cosciente del fallimento della campagna antincendio boschivo, tentando quindi maldestramente di spostare l'attenzione dal vero problema che da settimane denunciamo. I fatti sono chiari e indiscutibili: la Regione Abruzzo nel 2020 ha finanziato la convenzione AIB, stipulata con i Vigili del fuoco, con 780.000 euro. Nel 2021 ha ridotto la cifra a 600.000 euro. Questo, nonostante i fatti drammatici dell'anno scorso come ad esempio i disastri di Pettino e Arischia nell’aquilano”.


E’ questa la replica del CONAPO, il sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.


“D’altra parte il presidente della Regione - prosegue il segretario regionale e coordinatore del centro Italia del sindacato Elio D'Annibale - ha di fatto ammesso i tagli alla convenzione antincendio stipulata con i Vigili del fuoco, che da tempo denunciamo, attribuendoli alle maggiori spese sostenute dall'Ente durante la pandemia. Bene, dal momento che altre Regioni italiane, colpite dalla pandemia ben più duramente e drammaticamente dell’Abruzzo hanno rinnovato per il 2021 le convenzioni con i Vigili del fuoco alle stesse cifre dell'anno precedente, appare evidente che il ‘taglio’ dei 180 mila euro che abbiamo subìto è frutto esclusivamente di una scelta politica della quale prendiamo amaramente atto. Quindi nulla c'entrano lo Stato, il ministero dell’interno né tantomeno le nostre retribuzioni”.


“Dal momento che come sindacato, denunciando un taglio di risorse così importante alla convenzione AIB ci siamo meramente limitati a fare, anche in questo caso, quello che la legge ci impone, e cioè tutelare i Vigili del fuoco e la loro sicurezza, piuttosto che parlare impropriamente di ‘polemica sindacale’ - termina il CONAPO - ci saremmo aspettati che la parte politica, allo stesso modo, avesse ammesso quello che evidentemente appare come un errore di valutazione e avesse messo in atto ogni utile iniziativa finalizzata a porvi rimedio. Così, invece, purtroppo non è stato”.



Condividi

    



Commenta L'Articolo