Riabitare con l'Arte a Fossa Suzanne Spahi - Le coperte abruzzesi diventano mosaico

“Ho incontrato l'arte del mosaico per caso, da piccola, cominciando a combinare le tessere nella forma di una rosa. Dopo un lungo percorso, oggi il mio linguaggio si ispira principalmente ai tappeti orientali, e qui a Fossa, assieme agli abitanti, non potevamo che ispirarci ai motivi floreali delle bellissime coperte abruzzesi, ricche di storia e di legame con il territorio e con la sua quotidianità”.
Così l’affermata artista canadese Suzanne Spahi, ha illustrato il laboratorio che la vedrà protagonista nei prossimi giorni assieme ad adulti e bambini del villaggio post-sismico di Fossa, in provincia dell’Aquila, nell’incontro che si è tenuto al Mubaq, il Museo dei bambini dell’Aquila di Borgo san Lorenzo.


L’evento si inserisce nel progetto “Riabitare con l’arte, residenze artistiche internazionali nell’Area Omogenea 8 del Cratere sismico 2009”, realizzato da Carsa, con il sostegno dell’Usrc, l’Ufficio speciale per la ricostruzione del Cratere, e che coinvolge 11 comuni: oltre a Fossa, Acciano, Barisciano, Fagnano Alto, Fontecchio, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo. Coinvolti fino a ottobre, ben13 affermanti artisti internazionali multidisciplinari.
All’incontro ha partecipato anche l’argentino Bruno Morello che dal primo settembre, sempre a Fossa, realizzerà un murales con gli abitanti, e l’iraniano Mamhoud Saleh Mohammadi, che dopo la “Prima cena” andata in scena nel villaggio post-sismico, nell’ultima settimana di permanenza sul territorio realizzerà un progetto fotografico assieme ai cittadini, in collaborazione dall’artista francese JR.
“Non vedo l’ora di interagire e di incontrare la gente del posto – ha detto Morello -, questo murales deve lasciare un messaggio alle prossime generazioni, ritengo che sia importante anche comunicare l’importanza del riannodare un legame con la terra, con il lavoro agricolo, con il sapere manuale tramandato di generazione in generazione. Sarà un racconto per immagini da decidere e scrivere tutti insieme”.
Presente all’incontro l’artista aquilana Lea Contestabile, artefice del Mubaq, teatro in questi giorni di un altro importante progetto di rigenerazione urbana, “Seminiamo arte”, sviluppato nel Giardino della memoria dello stesso Mubaq, dedicato ai bambini morti nel sisma del 6 aprile 2009, nei giardini privati del villaggio Map, e nel convento di Sant’Angelo d’Ocre.

“Ottima cosa far interagire i due progetti, l’arte è uno strumento che può rigenerare fisicamente e psicologicamente, e l’arte contemporanea è riflessione, provocazione e ricerca, l’occasione per avvicinare le persone alla bellezza, anche interiore”, ha affermato Contestabile.
La direttrice creativa e coordinatrice di Riabitare con l’arte, Silvia Di Gregorio, ha poi annunciato che “nei prossimi giorni proseguirà la realizzazione della luna dell’artista Sebastian Alvarez e che sarà presentata il 7 settembre a Fontecchio. In arrivo intanto altri artisti, ad Ocre Amirah Gazel dal Costarica, a Barisciano il fotografo californiano Lewis deSoto, a Fontecchio il regista teatrale di Los Angeles, Louis Fantasia”.
Prossimo appuntamento di Riabitare con l’arte è fissato per domenica 29 agosto a San Panfilo d’Ocre, con l’artista egiziana Huda Lutfi, per presentare “Shelft of Memory”, progetto incentrato sugli oggetti della memoria che sta coinvolgendo i cittadini del paese.



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