IL GSSI PROTAGONISTA ALLA BIENNALE DI ARCHITETTURA DI VENEZIA

VENERDÌ 10 SETTEMBRE IL GSSI PROTAGONISTA

ALLA BIENNALE DI ARCHITETTURA DI VENEZIA

 

 

Eugenio Coccia, Marica Branchesi, Fernando Ferroni e Martina Dal Molin ospiti di eventi dedicati alle convergenze fra architettura, scienza ed economia organizzati da GSSI, INFN ed EGO

 Venerdì 10 settembre a partire dalle 11, alla Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia, all’interno dello spazio Peccioli, Marica Branchesi, professoressa dell'Area di Fisica al GSSI, Fernando Ferroni, direttore dell'Area di Fisica al GSSI e del Progetto ET - Einstein Telescope, insieme a Michele Punturo, coordinatore internazionale di ET e dirigente di ricerca dell’INFN, e Luca Deidda, docente dell’Università di Sassari, saranno protagonisti dell’incontro “Einstein Telescope: scienza, architettura e impatto sociale della futura infrastruttura per la ricerca sulle onde gravitazionali”, durante il quale si farà il punto sull’ambizioso progetto Einstein Telescope, il futuro rivelatore sotterraneo per le onde gravitazionale che promette di sondare e studiare l’universo fino alle sue primissime fasi di vita. Gli ospiti racconteranno gli aspetti fondamentali del cammino verso la realizzazione dell’Einstein Telescope, che l’Italia si è candidata a ospitare nella ex miniera di Sos Enattos, in Sardegna e che è stato recentemente inserito dalla L'European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI) nella sua roadmap per il 2021.

Sarà possibile seguire la diretta dell’evento sulla pagina Facebook del Padiglione Italia (https://www.facebook.com/ItalianPavilion2021) e da quella del GSSI (https://www.facebook.com/gransassoscienceinstitute).

 

L’evento rientra in un ciclo di incontri organizzati alla Biennale da GSSI Gran Sasso Science Institute, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed EGO European Gravitational Observatory a corollario dell’installazione Gravitational Waves Architecture curata da Eugenio Coccia, Massimo Faiferri, Giancarlo Mazzanti, Michele Punturo con Lino Cabras e Fabrizio Pusceddu, a partire dagli esiti della summer school ILS 2019 Landscapes of Knowledge del DADU dell’Università di Sassari. L’installazione è nel Padiglione Italia accanto alla mostra sulle Comunità Resilienti allestita da Action Aid insieme al GSSI.

Non deve stupire il fatto che la diciassettesima edizione della Biennale di Architettura di Venezia, sostenendo una visione unitaria della cultura, apra quest’anno le porte al dialogo tra il mondo della fisica, dell’economia e dell’architettura, ospitando incontri durante i quali architetti, fisici, economisti si confronteranno su questioni attinenti le convergenze nei rispettivi ambiti di indagine e le grandi infrastrutture di ricerca presenti e future, analizzando il loro impatto non solo dal punto di vista scientifico ma anche industriale, economico e sociale.   

 

Già nella giornata di Martedì 7 settembre si sono tenuti alcuni appuntamenti ai quali hanno partecipato per il GSSI  il Rettore Eugenio Coccia e la ricercatrice dell’Area Social Science Martina Dal Molin. Con loro il Presidente dell’INFN Antonio Zoccoli, l’architetto Massimo Faiferri, docente dell’Università di Sassari,  Stavros Katsanevas, direttore di EGO e due celebri architetti internazionali: il colombiano Giancarlo Mazzanti e il portoghese Gonzalo Byrne. I tre eventi “Grandi infrastrutture di ricerca, una risorsa per le comunità e i territori”, “Landscapes of knowledge, archittetura e apprendimento”, e “Una nuova idea di spazio: un dialogo tra fisica e architettura” sono visibili nella sezione video della pagina Facebook delle Comunità Resilienti all’indirizzo:

 
 



Condividi

    



Commenta L'Articolo