UN LIBRO PER”CELEBRARE”LA NASCITA DELL’AS AQUILA NEL 1931

Presentazione di Giuseppe Lalli

Sabato 23 ottobre, all’Aquila, nel Palazzetto dei Nobili, alle ore 17, ci sarà la presentazione del libro di Dante Capaldi e Enrico Cavalli sulla storia calcistica aquilana. Si tratta di un appuntamento da non perdere, sia da parte degli addetti ai lavori che dei tifosi e semplici cittadini interessati alle sorti sportive della nostra città capoluogo di regione.

Si tratta di un aggiornamento del libro già edito qualche anno fa e presentato all’Hotel Fiordigigli due anni or sono alla presenza di un numeroso ed attento pubblico. Il nuovo testo, che chiarisce in maniera definitiva aspetti legati alla storia della squadra, giunge al termine di una rigorosa ricerca, condotta sulle fonti più disparate, dentro e fuori della nostra regione.

Gli autori non abbisognano di una particolare presentazione, essendo già assai noti al pubblico aquilano.

Basterà ricordare che Dante Capaldi, già professore e dirigente scolastico, è uno storico giornalista aquilano di razza, maestro di generazioni di giornalisti sportivi, a cui va il merito, tra l’altro, di essere stato nel capoluogo abruzzese fondatore e poi direttore della prima televisione locale. L’insigne giornalista non ha fatto mai mancare nel passato consigli ed impegno fattivo volti a ridare al calcio aquilano il lustro che merita.

Enrico Cavalli è professore e storico tra i più qualificati delle vicende aquilane, da sempre attento alla storia del fenomeno sportivo cittadino, cui dedica tempo  e passione, con un occhio sempre attento al presente e sempre pronto a suggerire rimedi anche sul terreno tecnico-organizzativo.

Al là degli aspetti storiografici, pure importantissimi, che rivelano una notevole competenza, il libro di Capaldi e Cavalli muove da una grande passione, che è anche una grande speranza: quella di veder rinascere una squadra di calcio all’altezza di una città capoluogo di regione, che possa rinnovare i fastigi di un passato illustre e a tratti persino leggendario, come quando l’undici rosso-blu, nel lontano 1934, ottenne la promozione in serie “B” giocondo a Genova contro la “Doria”, vecchio nome della gloriosa “Sampdoria”. 

Si tratta di operare, nell’intenzione dei due autori, affinché, per usare la  felice immagine da sempre evocata da Dante Capaldi, “L’Aquila Calcio” torni a volare alto, finalmente liberata dal piombo alle ali, vale a dire affrancata da una certa apatia delle varie istituzioni cittadine, politiche e sportive, che finora ha impedito una fattiva collaborazione nell’interesse della realtà calcistica del capoluogo abruzzese.

Il libro di Dante Capaldi e Enrico Cavalli sulla storia, aggiornata, del calcio aquilano a 90 anni dalla fondazione della squadra è, dunque, un importante evento, destinato a segnare una svolta nella storia sportiva  della  nostra regione. (g.l.)

 UN LIBRO PER”CELEBRARE”LA NASCITA DELL’AS AQUILA NEL 1931

- di Enrico Cavalli -

Sabato 23 ottobre alle h.17.00 al Palazzetto De’Nobili, Dante Capaldi ed Enrico Cavalli, presenteranno agli sportivi cittadini il Libro ”Storia Calcistica Aquilana, al 90’dell’A.S. (l/L’) Aquila 1931”.

Edito dalla aquilana”ReaMultimedia”, il libro oltre che per degnamente celebrare l’anniversario, ha l’intento, di proporre aggiornamenti e piccole-grandi scoperte sulla più generale vicenda calcistica locale, grazie ad un’approfondita ricerca di nuovo materiale documentale ed a stampa presso archivi e biblioteche pubbliche e private anche extra regione.

L’evento è a cura del recente club di tifosi”Fronte Aquilano”e figurano tra i Relatori di presentazione,  l’Assessore Regionale allo Sport dott.Guido Quintino Liris, Vice Presidente Vicario del Consiglio Regionale dott. Roberto Santangelo, il Consigliere Regionale dott. Americo DiBenedetto, il dott.Marco Mancini per il”Fronte Aquilano”ed il giornalista dott. Angelo Liberatore che farà da’moderatore’.

Valga di spiegare, in questa sede, perché la sigla”AS Aquila”,di per sé, afferisca al 1931, cioè, sia quella dell’inizio-affiliazione federale del calcio aquilano, come dalla tesi di uno degli Autori del Libro, Enrico Cavalli:

 

‘’’(…)Nei popolari“Album del Calciatori Panini”di Modena e“Perico”di Cremona del 1967-68, alla sezione degli stemmi dei club di Serie C al girone c, comparve la denominazione A.S. L’Aquila “1927”, quale’avvio’ calcistico nel capoluogo abruzzese.

Tale sigla societaria, fu rilanciata senza alcuna pubblica giustificazione negli anni a venire, finché nel 2002-01, si cercò di asseverare la sigla dell’A.S. L’Aquila del 1931, ma, poi, comparve

all’ultimazione dello stadio all’”Acquasanta”nei seggiolini delle Curva Sud la scritta“1927”.

Per precisione, la denominazione A.S. L’Aquila “1927”, con riguardo alla sigla in toto, non può esistere: nel 1927, non vi era ufficiale apposizione al nome della città, dell’articolo determinativo femminile maiuscolo/minuscolo, presente, sporadicamente, sulla stampa locale o per uso vernacolare.

Ma, sorvolando su tale aspetto, l’oggetto del contendere è la fondazione di una A.S. Aquila nel“1927”(giocoforza, il cambio toponomastico del r.d. n.1891 del 23 novembre 1939, trasformantesi in un’A.S. L’Aquila “1927”) e con questa sigla“ossimoro”si procede per evitare confusioni, dimostrandone la insussistenza, per queste principali ragioni:

a) nulla trapela sulla sigla societaria attuale di comprovata documentazione in annuari della FIGC giornali d’epoca consultabili a livello locale, regionale, nazionale nel 1927-29, semmai, emerge, per ”Il Popolo d’Abruzzo” del 6 febbraio 1927, la suddetta S.S. (Fascista) Aquila, nemmeno affiliata ex annuario FIGC., e, idem, dicasi per la biancazzurra S.S. Città dell’Aquila che spunta dall’”Abruzzo sportivo” del 28 giugno’27; una S.S.Aquila inattiva per “Il Littoriale” del 19 ottobre’28,

b) lo Statuto dell’A.S.L’Aquila nel 1935 e dell’A.S. L’Aquila 1944, attestano, l’uno, della costituzione del sodalizio “nel 1931”(l’8 ottobre, presso lo studio”Moscardi”alla presenza del presidente Adelchi Serena, segretario Giulio Mangarini, direttore tecnico Matteo Rusconi), l’altro, di:”tredici anni dalla fondazione del sodalizio rossoblù”(la qualcosa, dall’onorevole e longevo dirigente rossoblù Ubaldo Lopardi in missiva del 21 marzo 1979, a Dante Capaldi, direttore della privata“Radio Televisione Abruzzo”).

In conclusione, ammesso che fuoriesca da qualche cassetto l’A.S. L’Aquila“1927”, sarebbe ed assai da spiegare la sottovalutazione di altre denominazioni in rossoblù ante e post del 1927, senza contare il riconoscimento federale dell’A.S. Aquila 1931.

Si poteva auspicare alla fondazione nel 2018, dell’”A.S.D. Città dell’Aquila 1927”, la costituzione di una”S.S.Città di L’Aquila1927”, appunto, sorgiva illo tempore (a prescindere da quei colori sociali), ciò, corrispondendo ad una sigla storicamente credibile.

A nostro modestissimo parere, rispetto ai due corni temporali del”1927”e 1931, potrebbe essere avvenuta nel corso degli anni una sorta di più o meno consapevole (ripetiamo, mai pubblicizzata!), mediazione politico-sportiva a livello locale, fra la constatazione di un sodalizio rossoblù ufficiale, in un periodo riconducibile ad un suo massimo personaggio di riferimento (Serena), e, dunque, tale società,”sganciandola”da quel crinale storico, e, la necessità di recepire che il calcio aquilano, sorge in quelle fasi, da cui la forzatura dell’A.S. (l/L’) Aquila “1927”, ma che nella persistente mancanza di documenti relativi, pare, assolutamente, una sigla ingiustificata, così, mancandosi di”rispetto”alla questione della reale datazione del calcio nel capoluogo abruzzese’’’.



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