Valle del Vasto. Anello delle 5 chiese - di Giuseppe D'Annunzio

Cari amici di "Assergi Racconta" pubblichiamo la descrizione e le foto di Giuseppe D'Annunzio, di un percorso ad anello nella Valle del vasto.

 

Assergi - Valle del Vasto. Anello delle 5 chiese
L 15,0 km D+ 446 T 5:00 h Assergi, S. Maria della Croce, Acqua di S. Giovanni, Insediamenti rupestri della Jenca, Casale della Jenca, S. Maria del Vasto, S. Pietro della Jenca, S. Clemente in fratta, f.te della Pietà, Grotta a Male, Assergi. Un anello interessante sia dal punto di vista naturalistico, costeggia il ruscello dell’Acqua di S. Franco (torrente Raiale), sia dal punto di vista storico. Per prima si incontra la chiesa rupestre, purtroppo diruta, di S. Maria della Croce. Suggestiva la cappella dell’altare maggiore, voltata a botte, incassata nella roccia, dove ancora rimangono lacerti di affreschi. Sotto l’abitato, e la chiesa, di S. Pietro della Jenca ci si può dissetare nella abbondante sorgente dell’Acqua di San Giovanni. Poco oltre, l’insediamento rupestre delle grotte della Jenca è spettacolare e proietta nel medioevo più profondo. Quando pensi di essere lontano dalla civiltà ti sorprendono i brillanti colori della bandiera nazionale posta su un casale, ora invaso dalla vegetazione e diruto, a memoria del partigiano molisano Giovanni (Di) Vincenzo che alla disonorevole fuga preferì l’estremo sacrificio. Dell’antico castello del Vasto, che insieme alla Genca ha partecipato nel ‘200 alla fondazione della città dell’Aquila, rimane ben poco. Già trasformato in masseria dalla famiglia Cappelli, qualche significativo e antico elemento lapideo che era rimasto nella chiesa (S. Maria del Vasto) è stato trafugato nel ‘900; il portale della chiesa e una lastra a bassorilievo raffigurante un angelo (schedato da Moretti nel 1970). Invece una lastra con archetti pensili e decori a foglie, già conservata a L’Aquila, è stata reimpiegata e murata sopra un portale del casale (ma sarà l’originale?) durante i lavori di ripristino da tempo purtroppo fermi. Alla Jenca la chiesa fortunatamente è ben conservata e nel villaggio, con sorpresa, ancora si possono vedere dei moduli abitativi monolocali antichissimi, con stipiti e architravi in pietra lavorata che mai ti aspetteresti su quelle facciate così povere e primitive. Più a valle l’antichissima chiesetta cistercense di S. Clemente in fratta, con una aggraziata abside forata da una monofora a sesto acuto, accoglierebbe il viaggiatore con un singolare e molto utile nartece, ma ora purtroppo è chiuso da una cancellata. In prossimità della fonte della Pietà c’è l’area picnic della Grotta a Male dove si può riposare godendo della vista sul fiume. Si potrebbe anche scendere nell’androne della grotta, grazie alla scala fissa in ferro, ma l’esplorazione in profondità, una indimenticabile esperienza che feci nel 2019, con il gruppo Grotte del CAI dell’Aquila, è consigliabile farla solo con l’adeguata attrezzatura. Nel giro meriterebbe una visita (magari in auto) anche la chiesa di S. Maria Assunta di Assergi, in origine abbaziale, che conserva le testimonianze del diffusissimo culto di S. Franco.



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