Save Gran Sasso, mancano i servizi essenziali, noi lo avevamo detto

Il comitato "Save Gran Sasso" in una nota diffusa dal presidente Luigi Faccia, stigmatizza ancora una volta lo stato di abbandono del Gran Sasso e la mancanza dei servizi essenziali.

 

 

 "TANTO TUONÒ CHE PIOVVE!!! Sono anni che parliamo di sottoservizi, io stesso ne ho parlato in più occasioni e suggerito l’estrema urgenza di questa opera. SaveGranSasso, oltre ad essere protagonista della raccolta di 12.000 firme a supporto della rimodulazione dei vincoli di Natura 2000, spesso ha cercato di essere propositiva nell’evidenziare e supportare la strategia più opportuna per infrastrutturare la nostra montagna e dotarla dei servizi essenziali. Nell’elenco c’erano sempre i sottoservizi, accompagnandoli sempre con la stessa frase: “la casa va costruita dalle fondamenta e non dal tetto”. Come si può pensare di fare un albergo con 100 posti letto ed ogni tipo di comfort, senza fare in anticipo una precisa e puntuale urbanizzazione, supportata dalla realizzazione di un tunnel, per interrare e portare a monte, i servizi necessari alla vita dell’uomo e delle strutture. Detto ciò, vorrei fare due riflessioni non meno importanti, per evidenziare quanto disagio può causare, nella vita di tutti giorni, un territorio non strutturato e mal organizzato. A causa della rottura del cavo elettrico (succede molto più spesso di quanto si pensi), un’intera popolazione è da due giorni senza il servizio televisivo, apprestandosi al terzo giorno consecutivo e, da oggi, non potrà usufruire del servizio WIFI, visto la mancanza di energia elettrica sui ripetitori e l’esaurimento delle batterie di sussistenza. Per quanto riguarda la seconda riflessione, il nostro pensiero va ai tecnici ENEL e a tutti gli uomini, che in questo momento, rischiano la vita in un posto pericoloso, con molta neve e ghiaccio, per poter dare di nuovo un servizio basilare alle popolazioni montane".



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