Dallo sci dritto al manager nella neve. Storia e disavventure di una maestra di sci

Dallo sci dritto al manager nella neve. Storia e disavventure di una maestra di sci

 

di  GABRIELLA DI LELLIO*

“Questa immensa stupidaggine è in fondo una delle poche cose buone che l’umanità moderna abbia inventato. Quando siamo lassù, cose del tutto bambinesche assumono un’importanza assurda, molto più che il Patto Atlantico”. Così pensava dello sci Dino Buzzati nella prima metà del secolo scorso, come se fosse un gioco.

Ma per imparare a sciare c’è bisogno di qualcuno che insegni a destreggiarsi in un ambiente insolito, in condizioni metereologiche spesso difficoltose che richiedono attenzioni particolari. Io ne so qualcosa perché sono una maestra di sci. 

I primi sci li ebbi a quattro anni. Erano dei Rolly-Go. Quando me li regalarono li infilai nel letto e ci dormii insieme.

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