Distrutta dal fuoco un’altra casetta di legno

Posted by Antonio Giampaoli | 2012-01-29 | Commenti: 3 | Letto 987991 volte     Image Sample

A fuoco una casetta di legno e una rimessa per auto e legna costruite dopo il terremoto a Preturo. L’incendio è avvenuto ieri mattina intorno alle 10 nella campagna tra il quartiere del progetto Case di Coppito 3 e l’aeroporto dei Parchi. Non ci sono stati feriti, perché i proprietari erano fuori casa al momento dell’incendio. Tanta la paura e la disperazione per aver perso tutto.
 Due le possibili cause dell’incendio: un corto circuito o una scintilla partita da una stufa lasciata accesa. Saranno gli accertamenti dei vigili del fuoco e della polizia, giunti immediatamente sul posto, a stabilire le cause del rogo. Quando l’incendio si è propagato i proprietari, due pensionati di Preturo, non erano in casa. A richiedere i soccorsi è stata la figlia dei due anziani. La donna abita in una casetta gemella al fianco di quella andata distrutta. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha impedito il peggio: le fiamme stavano già per lambire l’abitazione della donna che vive lì con i due suoi piccoli bambini. Nella zona è nato, dopo il terremoto, un piccolo agglomerato di abitazioni provvisorie. Prima del sisma i due pensionati vivevano a Preturo. Tanta la paura per i due coniugi, che hanno perso tutto: abiti, documenti, mobili.
 Questo non è il primo episodio di case in legno distrutte dal fuoco. Il 14 gennaio a Monticchio sono andati distrutti due map (moduli abitativi provvisori). Anche in quel caso si trattò di un corto circuito. Le fiamme hanno danneggiato anche altri due alloggi. Undici persone sono rimaste senza casa, tra loro un’anziana disabile e dei bambini. Le quattro famiglie sono state ospitate negli appartamenti della Guardia di Finanza, in attesa di una diversa collocazione negli alloggi liberi del progetto Case o nei villaggi map.
 Un anno fa andò, invece, a fuoco il centro polifunzionale di Castelnuovo, frazione di San Pio delle Camere, una bella struttura donata dal Comune di Segrate alla comunità. Anche in quel caso il rogo fu provocato da un corto circuito.

 



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