CASETTE DI LEGNO, VERSO LA PROROGA

 Il Comune sceglie la ribalta nazionale per annunciare la proroga per la permanenza delle casette di legno e dei manufatti temporanei realizzati dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Ieri sera, infatti, le telecamere della trasmissione di Rai3 Presa Diretta, condotta dal giornalista Riccardo Iacona, sono tornate ad accendersi sui processi della ricostruzione post sisma, sulle criticità e l’impasse legate all’avvio dei cantieri, sulle criticità e le difficoltà affrontate dalla popolazione. Negli ultimi secondi della prima parte della puntata, 25 minuti dedicati interamente all’Aquila, arriva la notizia che non ti aspetti: “Forse daremo una proroga sui manufatti temporanei”. L’annuncio è stato dato nel corso di un’intervista fatta dall’inviata di Presa Diretta che nel servizio andato in onda si è soffermata sull’enorme quantità di casette, casupole, ville e villette in legno costruite ai sensi delle delibera di Consiglio comunale, la 57 la 58 del maggio 2009,ormai ritirate, che consentiva la costruzione di un manufatto in legno da rimuovere decorso il termine di 36 mesi. La questione, almeno all’Aquila è ormai stranota, con tale provvedimento il Comune autorizzava i residenti in fabbricati inagibili a costruire in deroga agli strumenti urbanistici; dopo 3 anni  di autorizzazione (il termine scade il prossimo 25 maggio) le casette, secondo quanto contenuto nelle delibere, dovrebbero essere smantellate e, in caso di inerzia dei proprietari, il Comune ha a più riprese minacciato, col sindaco, Massimo Cialente, in testa l’abbattimento coatto. Secondo alcune stime sono circa 4000 le case in legno, anche se con una ricognizione effettuata con un volo aereo il Comune ne ha rilevate poco più di un migliaio. Già qualche tempo fa questo giornale aveva riportato dell’ipotesi di proroga, almeno di un anno, per rinviare la discussione del problema alla prossima maggioranza in Consiglio comunale, qualunque essa sia, che verrà decretata dalle elezioni dei prossimi 6 e 7 maggio. Se per la definizione della questione delle cosiddette “aree bianche” (le porzioni di territorio non normate per le quali la Giunta da tempo è a lavoro per una delibera ad hoc) l’Amministrazione sembra pronta ad un’assunzione di responsabilità sulle casette in legno la questione sembra assai più complessa e, proprio perché a ridosso della competizione elettorale, nessuno in seno alla maggioranza sembra volersi esporre più di tanto. Anche perché,come ha ricordato anche l’architetto Antonio Perrotti (che senza peli sulla lingua ha parlato di “lottizzazione in zona agricola”) durante la puntata  mentre accompagnava la giornalista in automobile, passando davanti una distesa di terreni su cui erano presenti decine di villette, ha maliziosamente commentato “queste sono almeno 4 mila 4 500 persone, eleggeranno almeno uno o due consiglieri comunali”. 



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