Sergio Mattarella è stato rieletto presidente della Repubblica, 4 anni fa ad Assergi ai LNGS

Sergio Mattarella è stato  rieletto presidente della Repubblica con 759 voti su un totale di 983 presenti e votanti. Nel 2015 Mattarella ottenne 665 voti su un totale di 995 grandi elettori votanti. "Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e prospettive personali differenti", ha detto Mattarella parlando subito dopo l'elezione.

La riunione del Parlamento in seduta comune per il giuramento e il messaggio del Presidente della Repubblica si terrà giovedì 3 febbraio alle 15.30.

 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ad Assergi, in visita ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso il 15 gennaio 2018, per le celebrazioni del trentennale delle attività scientifiche del centro di ricerca sotterraneo più grande e importante del mondo.

"Da tempo desideravo visitare i Laboratori e sono riconoscente per questo". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia per i 30 anni dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). "Questo - ha aggiunto - è un punto di eccellenza tra i più alti del nostro Paese, motivo di prestigio e di orgoglio. Qui avvengono continuo confronto, interazione, scambio di esperienze con tanti altri luoghi di ricerca nel mondo".
 
 "L'Infn e i Laboratori del Gran Sasso "svolgono un ruolo di selezione importante per tanti ricercatori di alta qualità del nostro Paese, formano tanti giovani studiosi", ha aggiunto Mattarella, sottolineando che "questa è una ricchezza per il nostro Paese" che "consente di guardare al futuro partecipando alle frontiere dell'innovazione, della conoscenza e dell'applicazione delle ricerche. Non è un
caso la collaborazione tra laboratori e aziende che si svolge costantemente".
 
Secondo il Capo dello Stato "la scienza e la cultura costituiscono una realtà indivisibile, ma questo versante della scienza che ho toccato con mano questa mattina, per una persona come me, di studi umanistici, ha particolare fascino".  Qui, ha proseguito, "ci si trova alla frontiera della conoscenza, del mondo e della sua storia, attraverso tentativi ripetuti, i passi avanti che si fanno sono arricchimento per tutta l'umanità e sono motivo di orgoglio per tutti gli italiani".
 
 

Per dimensioni e ricchezza della strumentazione scientifica i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN sono il centro di ricerca sotterraneo più grande e importante del mondo, dove hanno condotto i loro studi e tuttora collaborano scienziati di fama internazionale e Premi Nobel, come il Professore e Senatore a vita Carlo Rubbia e Barry Barish premiato nel 2017 per la scoperta delle onde gravitazionali. I LNGS sono stati progettati e costruiti sotto 1400 metri di roccia con lo scopo di sfruttare la protezione della montagna dalla radiazione cosmica, che raggiunge incessantemente la Terra. I Laboratori si trovano così immersi in quello che i fisici chiamano ‘silenzio cosmico’: una condizione necessaria per svolgere l’attività scientifica cui sono dedicati e che prevede lo studio di fenomeni rarissimi e difficili da rivelare.

Fu nel 1979 che il Professor Zichichi, all’epoca Presidente dell’INFN, ebbe la straordinaria idea di dotare l’Istituto di un grande laboratorio sotterraneo con strutture tecnologiche d’avanguardia per studiare le nuove frontiere della fisica: un’infrastruttura di ricerca grazie alla quale l’Italia, per la prima volta, avrebbe condotto un’impresa scientifica unica al mondo, e sarebbe stata quindi in grado di attrarre fisici da tutti i continenti. Le opere di scavo per la costruzione delle sale sotterranee iniziarono nel 1982 e nel 1987 i Laboratori furono in grado di iniziare la loro attività scientifica e di ospitare i primi esperimenti.

“La visita del Presidente corona una serie di lavori condotti ai Laboratori del Gran Sasso su una fisica nella quale ancora pochi credevano quando fu proposto il progetto”, ha commentato il Professor Antonino Zichichi. “Il futuro dei Laboratori – prosegue Zichichi – risiede anche nel loro costante impegno per una scienza sempre più aperta, accessibile e senza frontiere, così come viene sostenuta da The New Manhattan Project”. “Perché la scienza è in grado di rappresentare un terreno di dialogo tra i popoli e uno strumento per la pace nel mondo: questo è un messaggio importante, che il Manifesto di Erice da sempre promuove e diffonde, e so che il Presidente Mattarella è un grande sostenitore di questi valori della scienza”, conclude il Professore.

Situati a circa 120 km da Roma, in Abruzzo, all’interno del tunnel autostradale che collega le città dell’Aquila e di Teramo attraversando per 10 km il massiccio del Gran Sasso, i LNGS sono dotati di tre grandi sale sperimentali, ognuna delle quali misura circa 100 m di lunghezza, 20 m di larghezza e 18 m di altezza, e di gallerie di servizio, per un volume totale di circa 180.000 metri cubi.

I Laboratori sono oggi utilizzati come struttura a livello mondiale da scienziati provenienti da una trentina di Paesi diversi: attualmente sono circa un migliaio, impegnati in una quindicina di esperimenti in diverse fasi di realizzazione.

I principali argomenti di ricerca dell’attuale programma scientifico dei LNGS riguardano la fisica dei neutrini, quelli prodotti naturalmente sia nelle reazioni nucleari del Sole sia nelle esplosioni di supernova, la ricerca diretta di particelle di materia oscura, e lo studio di reazioni nucleari di interesse astrofisico e decadimenti rari.

Grazie alle loro caratteristiche strutturali, ai loro apparati sperimentali d’avanguardia e alla competenza delle persone che vi hanno lavorato in questi trent’anni e che tutt’oggi vi lavorano, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN rappresentano un’infrastruttura internazionale leader a livello globale nella ricerca in fisica fondamentale, una preziosa risorsa per il territorio e il Paese, un centro di produzione di scienza e di conoscenza unico al mondo, con una storia di eccellenza, nella tradizione della fisica italiana.

 

 
 



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