Skyrunning e sport ad alta quota, monitoraggio sugli atleti e le loro prestazioni

Inaugurato il progetto di ricerca scientifica internazionale che studierà gli effetti dello skyrunning, la corsa in alta quota attraverso il monitoraggio sugli atleti e le loro prestazioni. Un'iniziativa che vede l'Università dell'Aquila capofila nel progetto che coinvolge l'ISF-International Skyrunning Federation, l'associazione SDS-Specialisti dello Sport, il Comune dell'Aquila e atenei stranieri. «Una cooperazione basata sullo sforzo sinergico di diverse realtà, che risponde alla vocazione dell'Università di mettere a disposizione le proprie risorse per la crescita del territorio» ha dichiarato il rettore Edoardo Alesse. La collaborazione con le università estere permetterà, inoltre, di ospitare tecnici e atleti stranieri e di rafforzare il confronto con ricercatori di altri Paesi, ponendo l'Ateneo aquilano in una posizione di visibilità internazionale. Il progetto di ricerca durerà quattro anni, durante i quali L'Aquila ospiterà i due campionati mondiali under 23 di Skyrunning 2023 e 2025. Il consigliere comunale Giancarlo Della Pelle conferma l'intenzione di sostenere le iniziative che gravitano intorno a questo sport. Per Cristiano Carpente, vicepresidente vicario della Federazione Italiana Skyrunning, «il progetto di ricerca segna un passo in avanti, ampliando l'attività sportiva agonistica con il contributo accademico di alto profilo». «Un progetto in linea con gli obiettivi dell'Ateneo e con la città», evidenzia Maria Giulia Vinciguerra, docente delegata universitaria «che si inserisce nel paesaggio del nostro territorio, coniugando gli obiettivi dell'agenda 2030 su sostenibilità e benessere dell'uomo nell'ambiente. Ora è il momento di coinvolgere la cittadinanza, partendo dalle scuole».



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