2,7 mlioni per impianto irriguo nei laghi di San Raniero e San Giovanni a Bagno

Un nuovo e tecnologico impianto irriguo che permetterà di utilizzare l'acqua dei laghi di San Raniero e San Giovanni per servire in particolare le coltivazioni nella frazione di Bagno e nel vicino comune di Ocre: sorgerà nel vecchio tracciato, con la sostituzione delle vecchie e malridotte tubazioni, non ci sarà la necessità di nuovi terreni (e di conseguenti espropri), in compenso si limiterà sensibilmente la dispersione di acqua, attraverso l'utilizzo di contatori, e si razionalizzeranno le risorse umane visto che attraverso il telecontrollo e la telegestione non ci sarà bisogno della presenza di personale. L'intervento, molto atteso dagli agricoltori della zona, si realizzerà grazie a un finanziamento concesso al Consorzio di bonifica interno bacino Aterno e Sagittario di 2.698.221,74 di euro, a valere sulle risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr). L'Autorità di gestione del Psr, di concerto con il vice presidente della giunta regionale con delega all'Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha autorizzato l'utilizzo di risorse aggiuntive derivanti dalle economie consentendo l'adozione del provvedimento di concessione a favore del Consorzio di bonifica interno. «Finalmente arriva una buona notizia per gli agricoltori di un territorio importante ed esteso», spiega il vicepresidente della Regione, «dopo un lavoro puntuale e certosino abbiamo sbloccato il finanziamento di un impianto strategico. Sarà posto fine allo spreco di acqua attraverso la individuazione delle falle lungo il percorso e il recupero di risorse visto che non ci sarà più bisogno della presenza di un operatore del Consorzio». Sono previsti ulteriori interventi finalizzati alla razionalizzazione nell'utilizzo della risorsa idrica disponibile: in particolare, saranno installati misuratori di portata (contatori) classificati tecnicamente di secondo, terzo e quarto livello, destinati rispettivamente alla misurazione dei volumi idrici all'uscita dei laghi, all'immissione nei comizi (o distretti irrigui) nonché agli idranti di consegna all'utenza finale. L'intervento viene completato mediante l'implementazione di un sistema di telecontrollo e telegestione che consente di monitorare i consumi e manovrare da remoto l'apertura.



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