Una breve riflessione sui momenti storici che stiamo vivendo - di Franco Sabatini

- di Franco Sabatini -


Ogni tanto, mi permetto di provare a dare il mio contributo d'idee e suggerimenti, in merito a quello che ci accade intorno, dalla pandemia, alla guerra, ai problemi economici e sociali che ci attanagliano sempre di più, ho ascoltato qualche sera fa, come accade a gran parte di noi, attraverso i vari notiziari radio e televisivi del nuovo "decreto aiuti" per venire incontro al pesante periodo che stiamo vivendo, mi volevo soffermare un momento in relazione alla conferenza illustrativa del Presidente del Consiglio ed alcuni suoi ministri in merito alle varie misure di sostegno prese dal governo. Non  entro in modo puntuale nelle questioni discusse ed approvate, anche perché non le ho ancora lette con la dovuta attenzione, ma nel suo discorso, tra le altre, si soffermava nel ribadire che gran parte dei provvedimenti sono rivolti in particolare alle fasce più deboli ed alle persone povere. Ecco, sarebbe bello poter cancellare il termine "povero" dal nostro vocabolario, tenendo presente che tutti sono al corrente di questi gravi problemi che attanagliano la gran parte delle famiglie, ma si continua a prendere le solite misure palliative con i vari bonus, piccole integrazioni economiche che sono benvenute, ma, purtroppo, nessuno espone ed affronta il problema in modo radicale. Più volte ho detto, ripetuto, scritto, ma non mi stancherò mai di ripetere che solo una sana, giusta ed equilibrata redistribuzione delle risorse economiche può risolvere la gravosa e non più accettabile situazione di una società gravemente malata di egoismo ed avidità, dove le discriminazioni e le assurde ed inconcepibili differenziazioni economiche e sociali non possono più essere sopportate ed accettate, un sistema che dovrebbe essere resettato per ripartire e riprogrammare un giusto riequilibrio economico che comporterebbe, oltre a quella che potremmo definire giustizia sociale, una maggiore sicurezza sociale ed una vera e reale diffusione delle economie. Solo in Italia, ad esempio, ci sono centinaia di migliaia di persone che percepiscono, ai vari livelli, redditi di milioni di euro annui, ecco, banalizzando solo un esempio, con un milione di euro, potremmo dare lavoro a 500 giovani o a chi non lavora, per un reddito dignitoso di 2000 euro al mese, che se moltiplicati sarebbe la soluzione di gran parte dei problemi quotidiani delle famiglie. Vabbè, si potrebbe parlare per giorni interi di queste tematiche che, purtroppo, nessuno mette in essere, né chi governa e né chi dovrebbe tutelare e valorizzare il mondo del lavoro, tenuto conto che, ancora ci sono vergognose "offese di lavoro" verso i giovani che dovrebbero formarsi un loro futuro con remunerazioni di qualche centinaio di euro di sconcia, inconcepibile ed offensiva "retribuzione", e poi, ci sono anche personaggi del mondo della politica, del mondo dell'economia ed imprenditoria che hanno anche il libero arbitrio, dietro i loro eccessivi lauti indennizzi che si permettono di definire i giovani "mammoni", come dire che dovrebbero uscire dal nido familiare per formarsi una autonoma famiglia, concepire figli, ma con quale prospettiva futura, mi vergogno solo a pensare queste cose, ma il pudore per molti,  resta una parola antica e desueta, un abbraccione, ciao.



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