LE CHIESE DI FILETTO DELL’AQUILA ATTRAVERSO I SECOLI

LE CHIESE DI FILETTO DELL’AQUILA ATTRAVERSO I SECOLI

 - di Giovanni Altobelli -

 

Premessa. Un piccolo paese come Filetto dell’Aquila nel corso dei secoli della sua storia ha avuto le sue chiese, cerco di ripercorrere fin dalla loro origine ad oggi.  ABBAZIA DI S. CRISANTE E DARIA SEC. XII A MT. 1202 S .M.L. -  Fabbricata con pietre quadre,  possiede una navata che si conclude con un ’ abside semicircolare. Il tetto è realizzato in coppi antichi e grossi conci alle estremità. La porta principale d’ingresso è rivolta ad occidente. Sul lato destro dell’entrata si nota all’esterno “l’impronta dell’agnello simbolo di Cristo”.  Sempre sul lato destro si apre una porta secondaria, di fronte alla quale in passato sorgeva un’antica fontana circolare. L’Abbazia ha una lunghezza di m. 16,30 e una larghezza di m. 7,10, mentre la parte interna dell’abside possiede un diametro di m. 1,40. Situata alle pendici del Gran Sasso a quota m. 1202 s.l.m., si trova immersa nel bosco.  A valle dell’Abbazia sorgevano le ville in una architettura rupestre dell’antica “Felecta”  ai margini dei vasti altopiani pascolativi di “Piano di Fugno” e di “Campo Imperatore.  Risalente alla seconda metà del XII Secolo, l’Abbazia deve la sua importanza ai fondatori Signori Normanni Gentile e Gualtieri da Poppleto, residenti nel comprensorio dell’Amiternino. Fu un punto di riferimento lungo il percorso della transumanza. All’interno dell’Abbazia si trovano dipinte sul muro le immagini della Beata Vergine Maria, di S. Crisante e S. Daria e di altri Santi in tuniche sacerdotali. L’Abbazia con l’annesso monastero benedettino nel XIII secolo era già aggregata alla più fiorente Santa Maria di Bominaco. A partire dalla prima metà del 1400 si avviò verso un inesorabile declino,  segnando le sorti dei Signori Normanni da Poppleto. I principali dipinti furono staccati nel 1980  ad opera della Sovrintendenza ai Monumenti, si trovano tuttora custoditi presso il Museo del Castello Cinquecentesco dell’Aquila.  S. Crisante e S. Daria sono i protettori di Filetto e il lunedì di Pasqua vengono festeggiati, tradizione secolare che in quella giornata gli abitanti di Filetto, tempo permettendo, si rechino in pellegrinaggio all’Abbazia. Passano i secoli e gli antichi abitanti dislocati in piccoli paesi vicini la Valle di Filetto ebbero il bisogno di costruire una nuova chiesa. RUDERI DELLA CHIESA VECCHIA SEC. XIV A METRI 1056 S.L.M. – CHIESA VECCHIA.  Si trova sul lato nord di Filetto, a 2 minuti dal paese, dove inizia il percorso storico ambientale per altre direzioni.  Eretta all’inizio del 1400 su una rupe rocciosa a metri 1.056 s.l.m., antica parrocchia dedicata a S. Giovanni Battista, la “Chiesa Vecchia” dominava tutta “La Valle di Filetto”, dove si trovavano i piccoli borghi: La Fonte Vecchia – La Vota – Il Fossauto – Il Treo -  La Chiusa.  A seguito del terremoto del 1703 la Chiesa Vecchia fu rovinata e abbandonata per sempre. Dietro richiesta dei cittadini di Filetto, la Sovrintendenza Archeologica alle Belle Arti dell’Aquila, prossimamente valorizzerà il sito monumentale. Nel frattempo era già stata costruita la nuova chiesa al centro del paese, anch’essa dedicata a S. Giovanni Battista.  Fra il 1703 e il 1884 la “Chiesa Vecchia” fu utilizzata come cimitero comune;  le salme dei defunti venivano calate attraverso un’  apposita botola, che si apriva al centro del pavimento della chiesa. La zona antistante la “Chiesa Vecchia,”  divenuta una discarica abusiva di inerti, è stata bonificata nel 1991.  Successivamente, è stato creato un piccolo parco munito di fontana con una comoda strada illuminata che porta alla parte più alta del paese detta “Il Castello”  in quanto alla fine del 1500 vi si trovava un castello, eretto sotto la dominazione spagnola al comando del capitano “Alonzo Zunica”; i viandanti e gli escursionisti di bassa quota possono ammirare il bellissimo panorama. TEMPIETTO DI S. EUSANIO A MT. 1402 S.L.M.- Fra le pendici di Monte Ruzza e la Piana di Fugno, sopra ad una piccola collinetta si trova la chiesetta dell’eremita “S. Eusanio” gli antichi  filettesi chiamavano questa chiesetta “Sandusanio”,  costruita verso la fine del 1500. La località cui sorge la chiesetta costituiva un punto di valico della transumanza, dove veniva pagato il passaggio delle pecore in transito verso le Puglie annesso alla chiesa fu costruito un piccolo ricovero abitativo dove abitò l’eremita;  in epoca successiva la chiesetta fu abbandonata a se stessa e divenne un rudere. Nel 1994 , su iniziativa dell’allora parroco di Filetto Don Demetrio Gianfrancesco, fu restaurata da innumerevoli filettesi con la partecipazione del Circolo Ricreativo Culturale di Filetto e quell’occasione fu posta una croce nella parte superiore della chiesa.  La chiesetta, in passato come oggi,  è meta di sosta e di preghiera e anche il Papa Giovanni Paolo II sostò in preghiera presso la chiesa il 4 aprile 1995. Ancora oggi vi si celebrano i matrimoni dei giovani sposi, allietati dall’incantevole panorama del Gran Sasso.  LA CHIESA PARROCCHIALE DI FILETTO Sec. XVI.  Al centro del paese si trova la chiesa parrocchiale dedicata a (San Giovanni Battista).  Dalle antiche memorie, pare che dove si trova tale chiesa, in origine esisteva una piccola cappella,  adibita ad oratorio pubblico dell’antica famiglia  “Facchinei” devoti religiosi del 600. La chiesa parrocchiale fu costruita nel 1663,  dopo il terremoto del 1703, quando fu  rovinata e crollò il tetto della Chiesa Vecchia, venne tutto trasferito alla nuova chiesa parrocchiale.  LA  CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE SEC. XVI  A METRI 1.064  S.L.M. – La “Chiesa della Madonna delle Grazie”  si trova a 5 minuti dall’ingresso di Filetto.  A metri 500 in direzione di Pescomaggiore lungo la Strada Provinciale 103,  fu eretta nel 1597 a quota metri 1.064  s.l.m. -  ha una lunghezza di metri 12 e una larghezza di metri 6,30. Questa chiesa sorta come espressione della “Pietà Popolare” e fin dal 1600 ma anche oggi gli abitanti di Filetto venerano la Madonna delle Grazie”.  Quando nei secoli passati la cristianità  era più sentita, la gente dei paesi del circondario  visitavano e veneravano  la “Madonna delle Grazie”.  Ogni anno  l’8 settembre gli abitanti di Filetto festeggiano la “Madonna delle Grazie” e nell’occasione per tradizione tornano i compaesani  sparsi per l’Italia e all’estero.  L’anno 1987  i filettesi hanno valorizzato il posto antistante la chiesa, creando un bellissimo parco con fontana e illuminazione pubblica,  è un posto ammirevole con tanto relax.  L’anno 2013 la chiesa è stata ristrutturata con finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la ricostruzione per i Beni Culturali. Vista la posizione della chiesa si celebrano continuamente diversi matrimoni.  Conclusioni. Queste sono le chiese di Filetto dell’Aquila, ognuna di essa ha avuto la sua storia e la sua decadenza. La gente di una volta con la povertà, aveva tanta fede della religione cristiana e sapeva  mantenere bene insieme al parroco il decoro delle chiese. Oggi la religione è scomparsa e le chiese sono meno considerate dalla gente.

         Collezione fotografica storica di Giovanni Altobelli.

 



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