La Fondazione Carispaq e Ance L’Aquila restituiscono alla Città il Torrione completamente restaurato

È stato inaugurato questa mattina il restauro del Torrione dell’Aquila, i cui lavori sono stati interamente finanziati e realizzati dalla Fondazione Carispaq sulla base del progetto donato dall’ANCE L’Aquila che ha curato anche la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza.

L’intervento, dell’importo complessivo di euro 200 mila, è stato realizzato d’intesa e in stretta collaborazione con il Comune dell’Aquila e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, trattandosi di un bene sottoposto a vincolo culturale.

 

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti per la Fondazione Carispaq il Presidente Domenico Taglieri, il Vice Presidente Roberto Marotta, il Presidente dell’ANCE L’Aquila Gianni Frattale. Presente il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, l’On. Stefania Pezzopane, il vicepresidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo Roberto Santangelo, il Vicepresidente della Giunta Regionale Emanuele Imprudente e l’Assessore Guido Liris. Per la Soprintendenza era presente l’architetto Antonio Di Stefano.

 

Si tratta di un restauro che restituisce uno dei simboli della città, un reperto archeologico ben presente nell’immaginario collettivo tanto da dare il suo nome ad un intero quartiere nell’immediata periferia dell’Aquila. Un manufatto che oggi, grazie al restauro, conosciamo meglio sia dal punto di vista storico che archeologico.

 

Il Torrione dell’Aquila, gravemente danneggiato dal terremoto del 2009 è stato oggetto di un accurato restauro che ha previsto la ricostituzione dell’aspetto pre-sisma con finalità conservative e di sicurezza e ha consentito anche la riqualificazione dell’area circostante.

 

Il progetto è stato redatto, per conto dell’Ance L’Aquila, dall’Arch. Fabio Andreassi dello Studio Proteo Associati, che ha svolto anche il ruolo di direttore dei lavori mentre il coordinamento della sicurezza è stato affidato all’Arch. Federica Rovo. La consulenza archeologica è stata curata dal Prof. Fabio Redi, già docente di archeologia medievale all’Università degli Studi dell’Aquila. I lavori sono stati eseguiti dall’Impresa Dipe Costruzioni.

 

L’intervento ha previsto la ripulitura delle superfici del Torrione, la rimozione delle stuccature particolarmente degradate e il conseguente reintegro delle parti lapidee mancanti. Si è proceduto quindi alla riqualificazione dell’intera l’area circostante, ripristinando il piano di calpestio con protezione e illuminazione adeguate all’importanza del monumento e alla sua valorizzazione.

 

Le lavorazioni sul Torrione sono state precedute da attente indagini archeologiche che hanno consentito di dare certezze sulla natura stessa e datazione del manufatto.

 

Grazie a questo intervento oggi sappiamo che il reperto è la testimonianza più importante del medievale acquedotto dell’Aquila, realizzato tra il 1304 e il 1308 per dotare la città ancora in costruzione, di una considerevole quantità di acqua pro capite. Dopo un tratto iniziale di circa 3.200 metri, lungo il “Formale coverto praticabile”, ovvero un canale coperto nel quale l’acqua scorreva a superficie libera, furono costruite due “Piramidi o Torrioni” per smaltire l’aria presente nella conduttura attraverso un aeroforo posizionato al loro interno e realizzato con tubi fittili sommitali; manufatti che, nella parte più bassa, presentavano conci in pietra. La torre più grande è l’attuale Torrione che ha corso il rischio di essere completamente demolita in occasione della espansione della città avviata subito dopo la seconda guerra mondiale, mentre non abbiamo più traccia della torre più piccola.

 

La Fondazione Carispaq – ha dichiarato il Presidente Domenico Taglieriè intervenuta insieme all’Ance per restituire alla città un altro pezzo della sua identità danneggiato dal sisma del 2009. Abbiamo anche voluto riqualificare lo spazio intorno al Torrione rendendolo così fruibile per i cittadini che ritrovano così anche uno spazio di aggregazione. L’intervento di recupero del Torrione e la sistemazione dell’area circostante offre da oggi un luogo nuovo per la socialità, in un percorso di attenzione che la Fondazione Carispaq vuole rivolgere anche all’intero territorio cittadino. Questo intervento – ha ribadito il Presidente Taglieri – si pone in piena continuità con l’azione avviata dalla Fondazione all’indomani del terremoto per il recupero di importanti monumenti e spazi urbani della nostra Città. Un programma di interventi che ha visto la Fondazione impegnata in questi anni per dare un contributo al recupero di beni che definiscono l’identità della Comunità, nell’ottica di favorire anche la socialità”.

 

“E’ giusto che un angolo di storia cittadina abbia riacquisito la dignità che merita: da anonima aiuola selvatica ad angolo di bellezza in cui concedersi anche una pausa urbana ha concluso il Presidente di ANCE L’Aquila Gianni FrattaleSiamo lieti di aver contribuito a quest’opera, iniziata dal mio predecessore Adolfo Cicchetti. Ancora una volta ANCE L’Aquila vuole dimostrare la sua vicinanza alla città e alla sua rinascita”.

 

“Viene restituito un luogo del cuore degli aquilani, vero proprio punto di riferimento per tutti e per coloro che, come me, sono nati e cresciuti nel quartiere del Torrione. – ha concluso il Sindaco Pierluigi BiondiUn’operazione resa possibile grazie alla generosa donazione della Carispaq e all’importante collaborazione attivata con Ance e con il Comune non solo nella direzione della ricostruzione fisica della città, ma anche per progetti che guardano al futuro e alla speranza. Abbiamo, infatti, pensato di ideare un concorso musicale rivolto a bambini e ragazzi che promuoveremo in ricordo del nostro piccolo Tommaso D’Agostino”.

Al termine della cerimonia di inaugurazione di questa mattina, infatti, è stato annunciato questo nuovo progetto di Fondazione Carispaq, Ance e Comune dell’Aquila, un premio di musica e danza per i più piccoli della nostra città intitolato a Tommaso D’Agostino, il bimbo tragicamente scomparso nell’incidente della scuola dell’infanzia di Pile – I Maggio dell’Aquila.

 



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