La Storia di Un Carlino, Il Nostro Amato Cane - di Eugenia Vitocco

La Storia di Un Carlino, Il Nostro Amato Cane

 

- di Eugenia Vitocco -

 

Provo a scrivere la vita del nostro cagnolino, vissuto con noi per sedici anni. Tanti anni e sufficienti per conoscere l'indole di un piccolo animaletto creato da Dio per essere un nostro fedele campagno della vita. Dio ha creato due specie una umana e l'altra animale, come si pensa; due creature diverse, ma vivendo io con questo animaletto ho ben constatato che non c'`e tanta diversita` tra le due. La disuguaglianza sta soltanto nel fatto che Madre Natura ha privileggiato noi dandoci una voce e con essa la parola.

Parlero` del mio piccolo PUG tradotto in Italiano un Carlino. Era un sogno averlo e desiderato tanto da un mio nipote ed Io glielo donai al suo quindicessimo compleanno. Il suo nome era SKIPPY; un nome con cui, il mio adorato e defunto marito, affratellava tutti i cagnolini che incontrava e noi a sua rimembranza l'abbiamo ereditato nomando questo piccolo PUG.

Era un senza voce e lascio meravigliarsi nel dire che era un bilingue, come e tutta la mia famiglia qui negli USA, fluente in ITALIANO ed INGLESE. Obbediva ai nostri richiami in ambedue le lingue e dimostrava un cervello abile a reagire alle circostanze della vita, ne` piu` ne` meno come noi esseri umani, rivelando bonta`, intelligenza e affezione per tutti noi, membri della famiglia di cui lui ne era una parte speciale e che tutti adoravamo.

Una volta per puro caso, io smarrii il mio anello nuziale. Con l'aiuto di tutti lo ricercammo in ogni angolo della casa, ma con esito negativo ed invano. Ormai rassegnata di averlo perso indefinamente, per tutta la vita, un giorno riposando al sofa` con lui accanto gli chiesi e gli mostrai il mio dito senza l'anello: <<L'hai visto tu questo mio anello perduto? Dove e`? Si alzo` di scatto ed entro` nella mia camera da letto. Col suo muso apri` la porta semichiusa di un armadio infisso nel muro e tiro` fuori una mia scarpa, che io presi e li dentro c`era il mio anello.

Ne potrei raccontare centinaia di queste storielle sulla nostra vita vissuta con questo minuscolo animale, tanto intelligente quanto noi esseri umani. Amava tanto gli scoiattoli ed i cervi, che a gran numero affollano il territorio del NEW JERSEY dove noi viviamo, tra alberi altissimi e molte quercie che in Autunno abbondano e rilasciano tante ghiande. Giocava con gli scoiattoli e li osservava mentre seppellivano le ghiande nel terreno e sotto i cespugli, come vettovaglie e loro alimenti nutrientissimi durante il lungo inverno. Li guardava saggiamente come se sapesse e capisse il motivo di questi loro lavori autunnali. Con cauzione si` manteneva a distanza dai cervi, perche` fisicamente piu` grossi e piu` forti di lui, lo rincorrevano quando abbaiando li avvicinava un po` troppo.

E` morto adesso, non c'`e piu`. Ha terribilmente sofferto nei suoi ultimi anni a causa di una digenerazione fisica dovuta alla sua avanzata eta` ed ha lasciato in noi un vuoto incolmabile. Era un caro membro della nostra famiglia.

L'ho rivisto in un sogno miracolosamente eloquente quanto noi e buono come sempre, mi ha dato ingoraggiamento e mi ha detto: <<STOP; Non piangere per me. Io sto bene>> ed una mia defunta sorella dietro di lui me lo ha testimonato e confermato dicendo: <<Sta bene Eugenia! Ha smesso di soffrire>>.

Questa e` stata la vita del nostro Carlino. Un membro della nostra famiglia che comprendeva due lingue: L'ITALIANO e L'INGELESE. Era un essere bilingue, come tutti noi qui, ma senza voce.

Con questo racconto mi associo al nostro umanissimo e rispettabile PAPA che ha detto: <<Anche gli animali hanno un'anima>> e SKIPPY ce l'ha rivelata anche dopo la sua dipartita`. Adesso e` lassu` in cielo a pregare per noi tutti che gli abbiamo voluto tanto bene.

Eugenia Vitocco, USA

 



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