Era una Estate degli anni ‘70 e... Continuavano a chiamarlo Trinità

Era una Estate degli anni ‘70.

 

- di Claudio Capodiferro -


Come ogni sera, noi ragazzi del borgo di Assergi, ci vedevamo dopocena all’Arco della Porta, davanti al muretto, per trascorrere ancora qualche ora tutti insieme, prima di rincasare.
Quella sera, all’improvviso sentimmo il nitrire di diversi cavalli provenire dalla Piazza dei Frati (del Convento) e voltandoci di scatto scorgemmo un carro di tela bianca tipico delle carovane western.
Ci avvicinammo e ci dissero che erano arrivati in tanti da Cinecittà e i cavalli erano stati messi in una stalla lungo la strada.
Al mattino seguente mi feci accompagnare da mio padre nel posto indicato dove stavano girando il film. Il posto era la prateria di Vado di Sole. Appena arrivati mi avvicinai al set e rimasi li per tutta la mattinata. Stavano girando la scena dei bivacco con i fagioli del film “Continuavano a chiamarlo Trinità” con Therence Hill e Bud Spencer.
Scattai delle foto e per un momento mi sembrò di essere uno della troupe, tanto che un tecnico di ripresa si avvicinò a mio padre e indicandomi fece degli apprezzamenti su come mi muovevo nello scegliere l’inquadratura giusta.
Ero completamente rapito da quel mondo di sogno, dove finzione e realtà si rincorrevano, affascinato da quei cappelli da cowboy e da quegli stivali con il tacco tagliato obliquo, allora introvabili nei comuni negozi di calzature. Osservavo in silenzio quei volti abbronzati e sporchi di polvere e sudore.
Il Cinema mi aveva stregato ed era diventato di colpo una delle mie più belle passioni.



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