La manovra del pilota di Papa Francesco diventa una parabola sulla luce e il buio

Si chiama Dante Sanson il tenente colonnello dell'Aeronautica militare ed è Pilota ed istruttore militare di aeroplani ed elicotteri, è colui che porta in elicottero Papa Francesco e prima ancora Papa Benedetto XVI e Papa Giovanni Paolo II. Nel 2004 ha prestato il primo servizio da assistente pilota per trasportare papa Giovanni Paolo II da Castelgandolfo al Vaticano nel mercoledì delle udienze: "l’emozione è stata grande, poi è scattata la professionalità. Papa Benedetto XVI era molto metodico – ha ricordato Sanson – e dava sempre la mano per salutare”.

Papa Francesco lo ha lodato in mondovisione durante la visita all'Aquila di domenica per essere riuscito a far atterrare l'elicottero nonostante le difficoltà. Il mezzo è infatti atterrato in piazza D'Armi anziché nello stadio Gran Sasso come inizialmente previsto e provato durante i preparativi a causa del meteo. "C'era nebbia fitta, il pilota girava girava, alla fine ha visto un piccolo buco ed è entrato lì. Maestro": queste le parole del Santo Padre durante l'omelia, facendo della manovra del pilota una parabola sulla luce e il buio.

"Ho pensato alla miseria: con la miseria succede lo stesso, con la propria miseria. Tante volte lì, guardando chi siamo, niente, meno di niente; e giriamo, giriamo... Ma a volte il Signore fa un piccolo buco: mettiti lì dentro, sono le piaghe del Signore! Lì è la misericordia, ma è nella tua miseria. C’è il buco che nella tua miseria il Signore ti fa per potere entrare. Misericordia che viene nella tua, nella mia, nella nostra miseria".
 



Condividi

    



Commenta L'Articolo