Perdonanza, il vescovo ausiliare chiude la Porta Santa

Alle 20.22 il vescovo ausiliare dell'Aquila Antonio D'Angelo e il sindaco Pierluigi Biondi hanno chiuso la Porta Santa.

- di Goffredo Palmerini -

 

 
 
Ieri sera, 29 agosto, ai vespri, il rito di chiusura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio a L'Aquila, che conclude il Giubileo Celestiniano n. 728. La celebrazione è stata presieduta dal Vescovo ausiliare Mons. Antonio D'Angelo, essendo l'arcivescovo Card. Petrocchi impegnato a Roma nella riunione del Collegio Cardinalizio con il Santo Padre. Ieri, in una giornata storica, commovente, gioiosa e memorabile, la Porta Santa era stata spalancata al mondo da Papa Francesco. "L'Aquila capitale del perdono, della riconciliazione e della pace", ha tra l'altro affermato il Santo Padre nella sua omelia. Oggi è stato anche annunciato che su decreto di Papa Francesco del 15 luglio scorso la Penitenzieria Apostolica ha indetto un anno giubilare fino al 28 agosto 2023: chiunque verrà a L'Aquila alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio e vi entrerà sinceramente pentito e confessato soffermandosi in meditazione davanti le spoglie di San Pietro Celestino, pregando come indicato nel decreto, avrà l'indulgenza plenaria. Un altro grande strairdinario dono del Santo Padre!
Poi, alle 20, il Corteo della Bolla è partito dalla Basilica, all'esterno della Porta Santa, per scortare il rientro in Municipio dell'antico documento del 29 settembre 1294 "Inter Sanctorum solemnia", la Bolla con la quale Papa Celestino V istituì la Perdonanza, il primo Giubileo della storia, anteceduto solo, nel 1216, dall'indulgenza plenaria alla Porziuncola con il Perdono di Assisi, chiesto da San Francesco e concesso da papa Onorio III. La Bolla della Perdonanza resterà custodita in Municipio per 364 giorni, fino al 28 agosto dell'anno prossimo, per uscire di nuovo per la Perdonanza Celestiniana n. 729.

 



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