Per i luoghi di culto la doppia criticità della ricostruzione mancata e dei puntellamenti sfibrati

Per i luoghi di culto la doppia criticità della ricostruzione mancata e dei puntellamenti sfibrati

 

Spenti gli sberluccichii dell'estate all'Aquila centro, possiamo riprendere in mano le questioni con cui conviviamo quotidianamente. In particolare, in termini di ricostruzione sociale, ci troviamo a dover sottolineare nuovamente la criticità della mancata ricostruzione delle Chiese, così importanti nella loro funzione aggregativa nella vita di comunità, alla quale si accosta la pericolosità dovuta al deperimento dei puntellamenti che ne sostengono le strutture danneggiate.

È di un anno fa ormai, giugno 2021, la sottoscrizione di una convenzione fra il Segretariato Regionale del Mibact e il Provveditorato per le Opere Pubbliche, per affidare a quest'ultimo le  funzioni di centrale di committenza per la progettazione di venti edifici ecclesiastici nel cratere, di cui otto ricadenti nel territorio del Comune dell'Aquila. Pur se il numero delle Chiese oggetto della convenzione è davvero esiguo rispetto al patrimonio esistente, a distanza di un anno dalla stipula  sarebbe importante sapere a che punto siano gli iter progettuali, quali chiese interessino e se qualcuna di esse sia in una delle frazioni aquilane.

Con rare eccezioni infatti, tutti gli edifici ecclesiastici nelle frazioni sono da ricostruire. Alcuni di essi sono stati  interessati da lavori di ricostruzione ma mai portati a termine, i cui cantieri sono bloccati da anni, senza alcuna evidente a beneficio della cittadinanza sulle reali motivazioni. Due esempi sono la Chiesa della Concezione a Paganica, il cui cantiere è fermo da un lustro malgrado la ristrutturazione parrebbe quasi ultimata e, poco distante, la Chiesa parrocchiale della stessa frazione, interessata da un primo lotto di lavori all'interno e poi rimasta congelata in una sorta di limbo impenetrabile. Come tutte, restituite alla fruizione della cittadinanza e alla loro funzione aggregativa, farebbero la differenza nella vita pubblica dell'intera comunità e consentirebbero, a ragion veduta, di parlare di ricostruzione sociale.

L'attesa per i cantieri, come nel caso degli edifici privati, pone l'ulteriore criticità della sicurezza dei puntellamenti, risalenti al 2009 e, in alcuni casi, evidentemente sfibrati dal tempo e dalle intemperie. Problematica non secondaria se si considera che le Chiese sono spesso collegate alle abitazioni private oppure a cantieri operativi e adiacenti ad aree di passaggio.

 Deborah Palmerini

 

 



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