Nova Eroica Gran Sasso su "le vestgia degli antichi padri"

- di Federica Farda -

 

La strada per Campo Imperatore qualche domenica chiusa al traffico delle auto e delle moto e un intervento ecosostenibile e con materiali autoctoni per compattare il tracciato dei tratturi. Sono queste le prospettive generate dalla prima edizione della Nova Eroica corsa principalmente su “le vestigia degli antichi padri” della Piana del Gran Sasso aquilano. La via che porta all’albergo interdetta ai veicoli a motore, qualche domenica d’estate e riservata ai soli ciclisti, è la proposta avanzata a fine gara, sabato scorso, da Paolo Baldi e Matteo Pastorelli, sindaci rispettivamente di Calascio e Castel del Monte. I prossimi interventi infrastrutturali, invece, per migliorare i tratturi erano stati già annunciati dall’assessore regionale Guido Liris nella conferenza stampa di presentazione. Progetti che interesseranno una cinquantina di chilometri, già coperti finanziariamente dalla Regione e già approvati dall’Ente Parco. E l’assessore regionale allo Sport e alle aree Interne Guido Liris insieme al presidente della Regione Marco Marsilio, sabato erano a Castel del Monte ai nastri di partenza della Nova Eroica. Con loro due il sindaco di Castel del Monte Matteo Pastorelli, l’inventore e organizzatore dell’Eroica nonché della sua “sorellina” appena nata del Gran Sasso Giancarlo Brocci e  il testimonial della gara Damiano Cunego, oro ai mondiali juniores in linea nel 1999, argento ai mondiali del 2008 e plurivincitore del Giro d’Italia 2004 e 2009, oltre a Maurizio Formichetti referente per l’Abruzzo Rcs Sport. Dietro altri 250 iscritti, circa, che si suddividevano tra i quattro percorsi della gara dal più “semplice” di 45 chilometri al più impegnativo di 133.
Nei due percorsi medi e in quello lungo, riservato alle bici gravel , il comun denominatore è stato il vento, alcuni hanno dovuto rinunciare ad arrivare all’albergo, altri, solo per tigna e scortati da Marco Capoferri l’organizzatore locale insieme a Abruzzopuntobyke, sono riusciti a raggiungere l’hotel. I due amministratori regionali, invece, hanno optato per il tracciato più corto e il più gettonato e che permetteva di esplorare il castello di Rocca Calascio e i paesi limitrofi come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio e, naturalmente Castel del Monte sede di partenza e arrivo di tutti i percorsi. Guardati a vista da Matteo Pastorelli e Maurizio Formichetti, proprio il responsabile del Giro d’Italia in Abruzzo, ha avuto ciclisticamente parole di elogio per il presidente Marsilio . Una decina solo, invece, gli iscritti al lungo che prevedeva anche due prove speciali valevoli per la gara. Per la cronaca il primo dopo 133 km è stato Alex di Reggio Emilia che ha impiegato 6 ore e trentacinque i minuti, ristori compresi, quasi insieme ad Alessio di Bologna ed Alessandro di Roma. L’ultimo del percorso lungo ha impiegato dieci ore. Gli ultimi in assoluto, invece, due del tracciato intermedio completato in dodici ore poiché avevano preso una direzione sbagliata. Sempre per dovere di cronaca da segnalare anche l’ottimo piazzamento di Silverio Mori di Parma nella categoria Handicap. Ma il successo maggiore è stato il gradimento di tutti i ciclisti ad iniziare da Damiano Cunego che si è dichiarato . Anche  per Giancarlo
Brocci la soddisfazione è venuta dalla risposta dei partecipanti: .



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