Super Bonus e bonus edilizi, anche Poste Italiane sospende la cessione dei crediti

Super Bonus e bonus edilizi, anche Poste Italiane sospende la cessione dei crediti. All'edilizia non restano che tanti punti interrogativi sul futuro di una misura che avrebbe dovuto rilanciare l'edilizia. Taddei, presidente Casartigiani L'Aquila: "Un mercato nato senza una regola, che penalizza imprese d'esperienza e fino ad oggi sempre in regola. Frenare la speculazione prima che sia troppo tardi". 

Scossa sul fronte dei bonus edilizi, del Superbonus prima di tutto. Nessuno sblocco, anzi: ora anche Poste Italiane si sfila. Il problema, ancora una volta, è relativo al meccanismo della cessione dei crediti, tra le cause principali delle difficoltà incontrate dagli Istituti di credito. Mentre si attendono chiarimenti sulla decisione di Poste Italiane - che aveva comunque già chiuso la possibilità alle imprese per il 2021 e che, ora, dà lo stop anche a privati e condomini che stanno avviando i lavori - le imprese edili preoccupate si chiedono cosa succederà.
Sull'argomento si è espresso Danilo Taddei presidente Casartigiani L'Aquila: "Stiamo assistendo al più brutto capitolo della storia dell'impresa italiana. Un mercato senza regole che ha creato una concorrenza sleale all'interno dell'intera categoria edile, permettendo a faccendieri e improvvisati speculazioni feroci a danno dello Stato, dei cittadini e della categoria dell'edilizia".

Quindi Taddei ricorda le conseguenze che si sono riversate, in primis, sulle imprese. "L'edilizia è stata colpita da un improvviso innalzamento dei prezzi dei materiali, che ha avuto spesso impatti catastrofici sui bilanci aziendali. Inoltre, il meccanismo ha creato una concorrenza sleale contro imprese con anni di storia alle spalle, protagoniste di importanti investimenti, in regola con iscrizioni, qualifiche, brevetti... Il risultato è stato svantaggiare e penalizzare strutture organizzate - anche cariche di impegni da portare a termine - costringendole ad un lento e farraginoso approccio al mercato; mentre non sono state toccate le 'nuove' imprese, nate nel giro di 24 ore con un semplice atto notarile e al costo di qualche migliaio di euro.
Ci si aspettava il rilancio dell'edilizia, invece è nato un mercato di sregolata speculazione finanziaria, che non tiene minimamente conto di imprese e cantieri che dovrebbero essere centrali nei processi edilizi".

"Queste nuove 'finte' imprese scompariranno tanto rapidamente, quanto velocemente sono apparse in seguito alla nascita del Super Bonus. A pagare lo scotto di una situazione ormai gravissima saranno le grandi imprese, con anni di esperienza alle spalle, che pagano le tasse da decenni e che danno lavoro a molti dipendenti. Per questo, rivolgo un appello al Governo affinché venga regolamentata questa speculazione ormai sfrenata dei crediti: in particolare per tutelare quegli imprenditori le cui imprese sono sempre risultare in regola ed operanti, ben prima che il Movimento 5 Stelle partorisse l'incauta norma del Superbonus 110%", conclude il presidente Casartigiani L'Aquila, Danilo Taddei.


 



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