Colpito da un fulmine sul Gran Sasso sopravvive per miracolo, il racconto del protagonista

E’ stato colpito in testa da un fulmine attirato dalla catenina d’oro e si è salvato per miracolo.
E’ stato lo stesso Simone Toni, 28 anni, di Tivoli, a raccontare l’incidente avvenuto a fine agosto durante una passeggiata a Campo Imperatore, sul Gran Sasso. Il ragazzo è stato ricoverato in rianimazione fino al 20 settembre scorso. Oggi sta bene ma “non ricordo niente” ha detto intervistato da La Repubblica. “All’inizio mi hanno detto che ero caduto. Dopo essere stato colpito, ho avuto due arresti cardiaci, e i medici non volevano che me ne prendesse un terzo. Una settimana dopo ho saputo la verità”. Il fulmine gli ha “centrato in testa e, da quello che ho capito, dopo avermi attraversato, è uscito dai miei piedi, per “rientrare” nel suolo dove ha viaggiato e colpito anche i miei amici, che erano dietro”. Simone aveva al collo “una catenina d’oro con il crocifisso. La catena si è bruciata, mentre il crocifisso – rimasto intatto – mi ha lasciato uno sfogo, una bruciatura. Ho una parte del fegato lesionata, ma dovrebbe rimettersi con gli anni. Ho avuto due arresti cardiaci e un collasso polmonare. Mi hanno anche intubato, perché ho avuto un distaccamento del tessuto della trachea”. Simone non riesce più a camminare perché non ha sensibilità a un piede. Ma la condizione dovrebbe essere provvisoria. Dice che gli amici adesso lo chiamano “Flash”. E quando starà bene vuole assolutamente “tornare sul Gran Sasso e guardare il cielo”.


 



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