Roio Piano e il portale della casa di San Franco

Roio Piano e il portale della casa di San Franco

- di Fulgenzio Ciccozzi -

 


Quella di questo fine settimana è una giornata particolarmente piovosa. Natale è alle porte, ma qua, in mezzo a Roio Piano, non ci sono le luminarie che ravvivano i vicoli del paese. È ancora presto. Sarà per un altro dicembre di un anno ancora di là da venire. Mi sono trovato  per le strade del borgo più che altro per dare uno sguardo allo stato dei lavori di ristrutturazione della casa di mio padre. La pioggia cade inesorabile sulla guaina ancora non coperta dai coppi che da più di un anno attendono di essere posati per meglio proteggere il tetto dagli agenti atmosferici che tra sole, grandine, gelo e pioggia mettono a dura prova la sua resistenza. Le vie del paese sono ovviamente dissestate e si formano dei pozzi d’acqua che rendono difficoltoso il passaggio dei mezzi. Rigagnoli d’acqua, che in alcuni casi formano un vero e proprio ruscello, scorrono lungo il “corso” principale tra fabbricati ricostruiti, altri in corso di ricostruzione e accanto ai troppi vuoti inselvatichiti ancora presenti nella frazione. In una traversa di via Cavour c’è, o meglio c’era, la casa nativa di San Franco. Del fabbricato ne è rimasto davvero poco: il residuo di una nicchia che conteneva la statua del religioso (la cui cornice in legno è posta in bilico su ciò che resta della facciata in disfacimento) e il portale in pietra con la scritta “Memorie di Casa San Franco”. Non che prima del terremoto quel fabbricato avesse ricevuto chissà quale tipo di attenzione che l’importanza del luogo avrebbe richiesto, ma almeno era coperto e aveva un minimo di dignità. Dunque dal 2009 in poi ha subito un inesorabile involuzione e adesso la casa non c’è più…con il tempo dovrebbe essere ricostruita. Quello che preoccupa è che l’unico segno identificativo, il portale, crolli e i pezzi che lo compongono si disperdano. Ci sono solo i modesti appoggi murari laterali e la chiave di volta che lo mantengono ancora in piedi. Non so per quanto altro tempo ancora. Le pietre non sono di particolare pregio. Il vero valore va ricercato in ciò che rappresenta: San Franco e con esso la storia della sua comunità. Mi auguro che coloro i quali sono preposti a preservarlo possano intervenire e metterlo in sicurezza. Temo che perdere questo piccolo tesoro sia un’ulteriore sconfitta per Roio Piano e per chi in futuro cercherà di ricomporre un abito che per troppo tempo è rimasto sgualcito.    

 



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