CAPALDI PRESENTA IL SUO NUOVO LIBRO "LA STORIA DI PIETRO FONTANA"

Il 15 dicembre 2022 alle h 16.30 al Palazzetto Dei Nobili di via L.Camponeschi, la presentazione dell’ultima fatica di Dante Capaldi, decano della stampa abruzzese, da titolo “La Storia di Pietro Fontana” (APE, 2022),  l’ex rossoblù di fine anni’60 e con una carriera importante da calciatore e poi da allenatore girando mezza Italia.

Opera meritoria, doppiamente, sia per il valore umano di Pietro Fontana, sia perché il ricavato della vendita del libro sarà in beneficenza per la sezione aquilana della Dame di San Vincenzo De’Paoli.

Per l’evento, con “ouverture” musicale del maestro Vincenzo Guglielmi e cantante Ylenia Tancredi,  oltre all’Autore,  moderazione di Augusto Ciciotti, interverranno, Giampaolo Arduini, Enrico Cavalli, Alberto Campoli, l’’Europarlamentare Elisabetta De Blasis.

Trattasi di un romanzo-verità sulla figura del calciatore e del contesto agonistico aquilano e nazionale e che comporta riflessioni sullo stato dell’arte dell’ancora primo sport italiano, tuttavia, come sappiamo spettatore all’ultimo Mondiale, segno di una situazione di crisi morale e materiale che si trascina da tempo e senza apparenti inversioni di tendenza.

Che sia una metafora parziale o lettura interpretativa piccola del “football” nostrano, vero che nel libro Capaldi affronta temi cruciali del rialzo eccessivo dei costi dei cartellini dei giocatori, i malintesi “sottoboschi” messi in atto dai procuratori,  i sospetti su circuiti “farmaceutici” negli spogliatoi, società in “default” finanziario, allenatori privi di etica nelle scuole calcio per non dire dei genitori “ultras” e/o pressanti sui propri figli aspiranti “top players” ecc… 


Circa la parabola di Fontana, nativo di Canistro l’11 agosto 1944 e scomparso ad Arezzo, il 22 novembre 2020 (il fratello Franco,  presidente Carispaq, dal 1994-97 e scomparso di recente), smise di far il carabiniere per il calcio dietro consiglio di Dante Capaldi, da direttore scolastico nella Marsica, scorgendone le  doti di roccioso difensore in un torneo di Tagliacozzo, quindi, ne parlò al presidente  ed al tecnico rossoblù: l’avvocato Ubaldo Lopardi Dino Fiorini.

 Fontana, dal 1966-67 al 1967-68,  conquista le simpatie del pubblico e dei compagni di squadra aquilana, e, diversi club lo  attenzionarono, fra questi la SS. Lazio di “mastro” Umberto Lenzini ed allenatore “don” Juan Carlos Lorenzo; Fontana, pur contribuendo al ritorno in A dei biancocelesti (mentre, di converso, nonostante i cinque giocatori e milioni incassati dalla sua vendita ai laziali, l’AS L’Aquila retrocedeva in D nel 1960-69), era ceduto alla SS. Ternana prima di Luis Vinicio, poi, di mister “gioco corto” Corrado Viciani, anche qui, vincendo il campionato nel 1971-72 e senza poter solcare la massima serie.

 Il “grande Pietro”, Fontana, prosegue l’attività di calciatore ad Arezzo e Brindisi, fino alla intrapresa del percorso da allenatore a Cava Dei Tirreni, Ancona, Cosenza, Brindisi, Crotone, Massa Carrara, Pagani, Udine, Arezzo, Potenza, e, da menzionare la guida della Pol. C.E.P. Castel Di Sangro, infine, dalla metà degli anni’90, comincia a divulgare la sua enorme esperienza, ai giovani delle scuole calcio, sempre assistito dalla sua famiglia ed apprezzato da tante parti d’Italia, compresa la stessa città che lo lanciò calcisticamente.



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