CELEBRATI ROTOLO E PETRONIO NELL'ULTIMA DATA DEL 2022 DI "UNA DOMENICA FUORI PORTA"

Posted by Antonio Giampaoli | 2022-12-18 | Commenti: 0 | Letto 927034 volte     Image Sample

Gregorio Rotolo e Giulio Petronio, due autentiche icone della pastorizia abruzzese prematuramente scomparse, a distanza di poche settimane, all'inizio di quest'anno, sono stati ricordati ieri nell'ostello più alto d'Europa, a Campo Imperatore (L'Aquila), nell'ultima data del 2022 di "Una domenica fuori porta", rassegna enogastronomica itinerante.


Una corsa speciale della funivia ha condotto in quota i circa cinquanta partecipanti che, al loro arrivo, sono stati accolti nella sala con la vetrata panoramica dell’antica stazione di monte dove ancora oggi sono conservati ingranaggi e cabina d’epoca. Subito dopo, una degustazione dei formaggi pecorino canestrato di Castel del Monte, in due diverse stagionature, che Manuela Tripodi, nipote di Petronio, ha servito ai fuoriportisti, che hanno potuto assaggiare anche i vini di montagna dell'azienda Castelsimoni, illustrati da Paolo Simoni e Manuela Castellani.


Poi, in tavola, un interessante menù realizzato dallo chef dell'ostello Stefano Carota e arricchito da un risotto con distillato di Gregoriano, uno dei formaggi più celebri di Rotolo, funghi porcini e mirtilli preparato dallo chef William Zonfa, è stato accompagnato da altre referenze di Castelsimoni, che a Cese di Preturo ha impiantato alcuni vitigni tipici di coltivazioni d'altura come Traminer, Pinot nero e Riesling.

Presenti anche Dino Silla ed Enzo Gentile, nipote e cugino di Rotolo, che insieme a Zonfa e agli organizzatori della rassegna, hanno ricordato la figura di uno dei pastori più conosciuti fuori dall’Abruzzo.


“Una domenica fuori porta” è un calendario di dieci appuntamenti, da settembre a maggio, che ha l’obiettivo di creare alternative golose e di qualità alla scoperta di delizie e panorami inaspettati. Una domenica al mese, a bordo di un bus gran turismo, gourmet e appassionati vengono accompagnati verso l’esplorazione della terra d’Abruzzo.



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