IL PASSO POSSIBILE: PNRR E FUTURO DELLA CITTA’

IL PASSO POSSIBILE: PNRR E FUTURO DELLA CITTA’

 

Destano perplessità le recenti parole di soddisfazione del Sindaco Biondi per aver il Comune dell’Aquila aggiudicato nei tempi anche le ultime gare sui progetti finanziati col Fondo complementare del PNRR per le Aree sisma.

Fondamentale sarebbe avere un quadro distinto fra le due misure d’intervento (PNRR e Fondo Complementare Aree Sisma) per monitorare la reale capacità di reperire e gestire i fondi da parte di questa Amministrazione, che pare avere più attenzione a prendersi meriti non propri su quelle opere certe finanziate col Fondo complementare piuttosto che attendere, più realisticamente, gli esiti dei bandi a concorso sul PNRR nazionale.

E’ quanto affermano in una nota congiunta i Consiglieri comunali de ”Il Passo Possibile” Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia, Alessandro Tomassoni e il Presidente dell’Associazione civico-politica Fabrizio Ciccarelli.

Ad oggi, infatti, non è ancora dato sapere come sia stata organizzata la macchina gestionale comunale per l’effettiva realizzazione di quanto annunciato: il tema centrale è avere conoscenza di un cronoprogramma, come verranno spese le somme e la loro rendicontazione, pena la richiesta indietro delle stesse.

L’auspicio era incanalare gli ingenti finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea su un percorso di crescita e di sviluppo lungimirante della Città, invece la maggioranza cittadina procede con il solito “modus operandi” di mancata programmazione e progetti slegati l’uno dall’altro, privi di una visione d’insieme.

Abbiamo denunciato più volte come sia le forze politiche di opposizione che le realtà economiche e sociali cittadine siano state escluse dal dibattito locale sull’utilizzo dei fondi del PNRR, tagliate fuori da un necessario confronto, condiviso e partecipato, sui tanti progetti che interessano il futuro della città e dell’intero comprensorio, frazioni e Comuni limitrofi.

A differenza di altre città in cui sono state istituite Commissioni con funzioni di indirizzo politico-strategico sul PNRR, qui a L’Aquila queste vengono convocate solo per attuare variazioni al bilancio di previsione, per poi deliberare all’ultimo Consiglio utile dell’anno, come accaduto oggi per la copertura della pista di pattinaggio di S.Barbara e la nuova Cittadella dello Sport a Roio, le risorse aggiuntive rispetto agli importi preassegnati.

Ed allora proprio sullo Sport e l’inclusione sociale (ci siamo fregiati più volte di essere “la Città dello Sport 2022”) sarebbe utile sapere  quale sia ad oggi lo stato dell’arte di molti interventi di riqualificazione fermi al palo (Palazzetto dello Sport di Viale Ovidio, PalaJapan, Stadio Fattori) o sull’affidamento gestionale del Complesso di Verdeaqua, come pure che fine abbiano fatto i fondi ( circa 2 milioni di euro) finanziati con la L.R. “De Matteis” n. 41/2011 e ancora non spesi che avrebbero dovuto migliorare l’impiantistica sportiva, in primis delle frazioni e delle periferie cittadine ( tra cui campi i sportivi di Arischia, Camarda, Preturo e Onna, Centro polifunzionale di Sassa, completamento Palestra Paganica).

A nostro avviso si tenta di sviare l’attenzione dai tanti problemi  legati allo sviluppo e gestione del Gran Sasso, al degrado, alla vivibilità e alla sicurezza di ampie zone di città, agli enormi ritardi che sconta la ricostruzione pubblica, all’evidente “scollamento” tra centro storico, periferie e fazioni che, invece, dovrebbero essere logicamente uniti in un sistema territoriale integrato ed equilibrato, come pure al piano di ricollocazione e di assetto dell'edilizia scolastica ancora in alto mare, alla povertà educativa, specie nel crescente e sottovalutato fenomeno della dispersione scolastica (9 milioni di euro previsti proprio dal PNRR), oltre all’enorme criticità rappresentata della mancanza del lavoro, specie tra i giovani.

Fondi cospicui, poi, che avrebbero potuto e dovuto proiettare L’Aquila verso nuovi scenari con vere rivoluzioni urbanistiche e di riqualificazione, ma di interventi veri in questi ambiti neanche l’ombra.

Un amministratore attento, a nostro avviso, dovrebbe chiedersi, nell’ottica di una visione responsabile sul futuro della città, come e quanto i fondi del PNRR potranno incidere sulla nostra economia locale a lungo termine? Quanti degli interventi proposti potranno essere efficaci nei diversi contesti territoriali, assicurando vere “politiche per le persone nei luoghi” e per i bisogni reali di tutti?

Non porsi questi interrogativi denota l’assenza di un atteggiamento costruttivo prospettico, amministrativo e politico, dinanzi al quale neanche un ottimistico comunicato stampa di fine anno del Sindaco riesce a cambiare la verità delle cose- concludono i rappresentanti de “Il Passo Possibile”.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo